«La vita non è in bianco e nero»: Matteo Losapio a Santa Margherita per il ciclo di incontri proposto dal FAI

Sulle spalle di quattro giganti del Novecento per spiegare il colore agli adulti

lunedì 12 giugno 2017 10.04
A cura di Cristina Scarasciullo
Per il ciclo di incontri "Dialogando", proposto dal Fondo Ambiente Italiano, domenica 11 giugno presso la chiesa di Santa Margherita, Matteo Losapio, filosofo e studioso di teologia, ha tenuto una relazione sul tema del colore, declinato nel pensiero di quattro autori del Novecento con lo scopo di spiegare, partendo da una citazione di Antoine de Saint-Exupery, come non sia un tema che interessa solo i bambini.
Introdotto dalla professoressa Pasquale, Losapio ha iniziato la sua esposizione chiedendo ai presenti di esprimere il proprio stato d'animo attraverso un colore, per dimostrare come sia un mezzo di espressione molto più efficace delle parole, e decisamente più diretto.

Entrando nel merito della questione, ha poi approfondito le teorie del colore formulate da Itten, Kandinskij, Guitton e Florenskij (filosofo per cui Losapio ha evidentemente un debole) contestualizzandole nel pensiero dei primi anni del Novecento. Il tratto in comune su cui si è soffermato il relatore è proprio l'immanenza delle teorie di cui ha parlato, in quanto riuscivano a rappresentare la realtà, soffermandosi su aspetti peculiari per ciascuno.

Losapio ha saputo conquistare il pubblico che affollava la chiesa biscegliese, utilizzando un lessico semplice e alla portata di tutti, cercando di guidare i presenti in questo percorso filosofico che aveva molti punti di continuità con la vita reale di ognuno, con la speranza di riuscire a colorare con consapevolezza la propria vita.
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