Lavoratori agricoli in mobilitazione davanti alla Prefettura

Fai, Flai e Uila chiedono interventi in favore del comparto e sottolineano la contrarietà alla semplifcazione dell'uso dei voucher

domenica 11 aprile 2021 10.12
A cura di Vito Troilo
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali del mondo agricolo Fai, Flai e Uila hanno tenuto una manifestazione nella giornata di sabato 10 aprile davanti alla Prefettura di Barletta per protestare contro i provvedimenti del Decreto Sostegni. Secondo quanto sostenuto dai referenti delle sigle le lavoratrici e i lavoratori del comparto (circa 20 mila addetti nella sola Bat) sarebbero stati ancora una volta penalizzati in quanto esclusi dal diritto a qualsiasi sostegno nonostante la perdita di migliaia di giornate di lavoro in conseguenza dell'emergenza epidemiologica.

«Abbiamo rappresentato al Prefetto Valiante le istanze di tutti quei lavoratori e di quelle lavoratrici dimenticati dal Governo» le parole di Gaetano Riglietti, segretario Generale Flai Cgil Bat, Luciano Di Nunno, segretario Fai Cisl Bari-Bat e Michele Palermo, segretario Uila Uil Bari-Bat. «Abbiamo parlato della contrazione del numero di giornate dei braccianti e della situazione dei braccianti e dei dipendenti degli agriturismi e aziende florovivaistiche che versano in una condizione preoccupante, perché non hanno potuto lavorare e nemmeno raggiungere i requisiti utili per accedere alla disoccupazione agricola e non hanno ricevuto sostegni e ristori. I lavoratori agricoli si sentono messi da parte, nonostante siano stati indispensabili in piena pandemia per assicurare la continuità degli approvvigionamenti di derrate alimentari».

Fai, Flai e Uila hanno chiesto misure indispensabili a tutelare lavoratrici e lavoratori: dal conteggio per l'anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019 all'introduzione del bonus per gli stagionali dell'agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza, oltre a un riconoscimento di una cassa integrazione stabile per i pescatori.

«Abbiamo posto anche la richiesta di riconoscere la clausola sulla condizionalità sociale nella politica agricola comune (Pac), affinché i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali» hanno sottolineato i rappresentanti dei sindacati. «Siamo contrari al tentativo di semplificare ancora di più l'uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori. Quella della mancanza di manodopera è una finta motivazione: i voucher ci sono e rendono flessibile il lavoro, supportando l'occupazione di determinatec ategorie di persone. Ma non si utilizzi il tema dei voucher per creare le condizioni di un lavoro opaco, poco incline al rispetto dei contratti». Quanto ai contratti: «C'è l'esigenza improcrastinabile di rinnovare rapidamente i contratti provinciali scaduti da circa 16 mesi».