Le rime del poeta biscegliese Nicola Ambrosino conquistano il pubblico di Libri nel Borgo Antico

Grande successo di pubblico a pendio San Matteo per “La Cèmbe du Gattudde!”

domenica 26 agosto 2018 9.25
A cura di Cinzia Montedoro
Il dialetto rappresenta l'eco della nostra memoria, quella radice che guai a sradicare si rischierebbe di perdere un mondo fatto non soltanto di parole ma di saperi, di costumi ed usi, che nonostante il tempo velocemente cerca di frenare e continua a vivere come legame indelebile tra generazioni.

Lo sa bene il poeta biscegliese Nicola Ambrosino che con la sua prima opera letteraria "La Cèmbe du Gattudde!" (Il graffio del gattino) ha conquistato il pubblico con le sue poesie dialettali, venerdì 24 presso Pendio San Matteo per la nona edizione di Libri nel Borgo Antico.
A moderare l'evento Felice Giovine, presidente dell'Accademia della Lingua Barese "Alfredo Giovine".

Il graffio del gattino raccoglie alcuni dei più importanti poemi del poeta biscegliese: non sono solo poesie quelle di Ambrosino ma un carico di emozioni, momenti di vita trasformati in componimenti che lasciano oltre al sorriso anche spunti di riflessione. Filo conduttore il dialetto, frutto non solo di conoscenza sul campo ma di studi, grazie a una ricerca attenta e meticolosa, non lasciata al caso.

Durante l'incontro Ambrosino ha declamato alcuni dei suoi elaborati, con interventi poetici dialettali recitati dagli amici della "Compagnia dialettale biscegliese" Natale Di Leo e Franco Carriera.
Nicola Ambrosino a Libri nel Borgo Antico 2018 © Cinzia Montedoro