Lottizzazione ex Bi Marmi, Pro Natura ai consiglieri comunali: «Sospendete ogni decisione»

«Solo così si potrà iniziare un dibattito serio sul futuro della costa di Levante»

venerdì 31 maggio 2019 8.58
Venerdì 31 maggio sarà discussa in consiglio comunale la nuova adozione del piano di lottizzazione della maglia n° 165 di Piano regolare generale - zona omogenea C3. La massime assise cittadina dovrà decidere se si potrà costruire nella zona prospiciente la fascia costiera compresa tra la spiaggia del Pretore e San Francesco - ex Bi Marmi.

Pro Natura Bisceglie ha sottolineato: «Quell'area è a ridosso della zona Pantano Ripalta, bene paesaggistico sottoposto a tutela dal decreto ministeriale dell'1 agosto 1985 (meglio conosciuto come decreto Galassino). Il vincolo di tutela paesaggistica è stato inserito nel Piano paesistico territoriale della regione Puglia (Pptr) con il Codice di riferimento regionale PAE0111, secondo il quale la zona Pantano Ripalta è una "componente culturale e insediativa" (articolo 74) e "bene paesaggistico di notevole interesse pubblico" (articoo 75).

Per tale motivo in qualsiasi piano di lottizzazione si dovrebbe tenere conto della cosiddetta "Fascia di rispetto", così come definita dall'articolo 76, che "consiste in una fascia di salvaguardia dal perimetro esterno dei siti (….) finalizzata a garantire la tutela e la valorizzazione del contesto paesaggistico in cui tali beni sono ubicati". L'articolo 45 non ammette "piani, progetti e interventi che comportano la realizzazione di qualsiasi nuova opera edilizia, fatta eccezione per le opere finalizzate al recupero/ripristino dei valori paesistico/ambientali"».

Pro Natura ha rivolto un appello ai consiglieri comunali «a rimandare ogni decisione sul piano di lottizzazione della maglia n° 165, tenendo ben presente che la regione con deliberazione di Giunta n° 1663 del 25 settembre 2015, pur rilasciando il parere paesaggistico, tra l'altro "con prescrizioni", ha riamrcato che "l'intervento proposto ricade in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico del decreto legislativo n° 42/2004".

Non abbiamo certamente la pretesa di spiegare la normativa in materia, ma riteniamo che quell'area debba essere riqualificata nel pieno rispetto del paesaggio, evitando la costruzione di nuovi palazzoni a ridosso del mare, bensì spendendo il finanziamento regionale di 1.3 milioni per rinaturalizzare l'ex depuratore. Chiediamo pertanto a coloro che hanno dimostrato in questi anni una sensibilità alle tematiche della tutela del paesaggio di valutare attentamente ogni decisione in merito alla lottizzazione. Solo così si potrà iniziare un dibattito serio sul futuro della costa di Levante, così come promesso dagli organi politici e amministrativi della città».