Mistero e rivendicazione femminile: Marina Pierri alle Vecchie Segherie Mastrototaro

L’autrice presenterà “Gotico salentino” venerdì 23 maggio

giovedì 22 maggio 2025 9.23
Un romanzo originale e travolgente che intreccia mistero, letteratura gotica e rivendicazione femminile. Venerdì 23 maggio, alle ore 19:30, la libreria Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie ospiterà Marina Pierri, firma nota del panorama italiano grazie alle collaborazioni per "Wired", "Vanity Fair", "Rolling Stone" e "Corriere della Sera", per la presentazione del suo primo romanzo "Gotico salentino" (Einaudi). A dialogare con l'autrice sarà la giornalista Anna Puricella.

Due fantasmi speciali

Protagonista del libro è Filomena Quarta, ex giornalista quarantenne, costretta a lasciare Milano e tornare a Palude del Salento, suo paese d'origine, per prendersi cura di un'imponente eredità: Dimora Quarta, l'enorme e inquietante casa di famiglia, che Filomena vorrebbe trasformare in un bed&breakfast. Peccato che l'antica dimora sia infestata dalla malumbra, uno spettro rabbioso che le appare sin da bambina e che l'ha resa, agli occhi degli abitanti del paese, la stria ca ite li muerti: "la bambina che vede i morti".

A dare un senso e una nuova forza a questa eredità inquietante, arrivano due presenze sorprendenti: Mary Shelley e Shirley Jackson, regine del terrore e della letteratura gotica, che accompagnano Filomena in un viaggio interiore alla riscoperta della propria identità.

Gotico, femminismo e memoria: un potente mix narrativo

"Gotico salentino" è un'opera letteraria che dialoga con le serie tv (Pierri è co-fondatrice di FeST – Festival delle Serie Tv), con la tradizione della ghost story e con i temi centrali del femminismo contemporaneo. Marina Pierri racconta il rapporto con le radici, i legami famigliari, il patriarcato, l'identità femminile e la necessità di guarire dalle ferite della memoria. Il tutto con ironia e coinvolgimento.

Filomena non è più la bambina sola e spaventata di un tempo. Grazie alle sue "fantasime", trova il coraggio di guardare in faccia ai mostri della sua storia personale e di trasformarli in una nuova possibilità di libertà.