Vivere sostenibile a Bisceglie: Legambiente indica una strada percorribile

Dalla creazione di un'app mobile per i servizi all'incentivazione dell'utilizzo di biciclette: le proposte per migliorare la vita dei biscegliesi

martedì 3 ottobre 2017 07.00
A cura di Pietro Losciale
È possibile rendere più semplice la vita dei cittadini biscegliesi con piccole mosse. Parola della Legambiente.
Il circolo presieduto da Alessandro Di Gregorio promette, tramite alcuni consigli, di: «tessere, articolare e applicare i principi fondamentali del vivere sostenibile» anche a Bisceglie.
Il primo punto di un dossier articolato dalla sezione locale dell'associazione ambientalista è quello relativo alla creazione di un'applicazione mobile, accessibile a tutti, che permetta di interagire con l'amministrazione comunale, conoscere gli orari e le soste degli autobus urbani, interagire con la polizia locale e pagare imposte e tasse direttamente dal credito telefonico.

Meno virtuale ma sempre legata al web la realizzazione, all'interno della zona portuale, di un'area chiusa attrezzata con postazioni pc e stampanti, in grado di servire un'utenza che varia dai diportisti ai rappresentanti di aziende, passando per i professionisti di passaggio.

Il progetto ecosostenibile di Legambiente tocca anche il problema rifiuti. La proposta è quella di installare cassonetti intelligenti dotati di micro compattore ed accesso a chiave elettronica, in grado di avvisare la centralina dell'azienda addetta all'igiene urbana quando pieni.

Di pari passo, andrebbe la campagna di incentivazione alla mobilità sostenibile - a sostengo dell'utilizzo di biciclette e del blocco delle inquinanti auto Euro 3. Doppio il vantaggio per gli utenti: ottimizzazione dei costi e più salute.

Un maggiore utilizzo delle biciclette imporrebbe un ripensamento di tutta la pista ciclabile a sud della città ed in particolar modo del sentiero ciclopedonale e turistico che collega la ex Bimarmi alle grotte di Ripalta, da anni in stato di abbandono e con il trascorrere del tempo sempre più pericolosa.
L'area naturalistica è ad oggi l'unico polmone verde 'selvaggio' della città. Gli altri sono parchi artificiali, tra l'altro pochi e quasi tutti in stato di degrado.