Naglieri rimbrotta Spina: «Fomentare la rabbia sociale è da irresponsabili»

L'assessore replica all'intervento dell'ex Sindaco sul comportamento dell'amministrazione in questa fase emergenziale

mercoledì 18 novembre 2020 11.00
L'ultima uscita dell'ex Sindaco di Bisceglie Francesco Spina riguardo la situazione in città e l'atteggiamento con cui l'amministrazione comunale sta affrontando questa fase dell'emergemza (link all'articolo) non è piaciuta all'assessore alle attività produttive Gianni Naglieri.

«Fomentare rabbia sociale, con le consuete strumentalizzazioni, in questo momento storico è da irresponsabili» ha sostenuto il componente della Giunta. «Il Comune di Bisceglie in questa emergenza ha impiegato 486mila euro stanziati dal governo per l'erogazione di buoni spesa utili all'acquisto di generi alimentari (con esclusione di alcolici e superalcolici), alimenti per la prima infanzia (omogeneizzati e latte artificiale), prodotti di prima necessità (compresi pannolini, pannoloni, assorbenti)» ha aggiunto.

«Per sostenere la popolazione in difficoltà, inoltre, il Comune, coi 294mila euro messi a disposizione della Regione, ha pubblicato l'avviso per l'erogazione di contributi per il pagamento del canone di locazione, delle rette di frequenza dei figli minori presso centri estivi; per versare il deposito cauzionale a favore del proprietario di nuovo alloggio in locazione» ha puntualizzato.

«L'amministrazione Angarano ha adottato un provvedimento importantissimo per sostenere le attività commerciali colpite dal lockdown con una maxi-manovra tributaria da 2.1 milioni di euro di risorse comunali, senza precedenti nella storia della città, che ha previsto concrete e significative riduzioni ed esenzioni di Tari, Imu e Tosap, non soltanto nei mesi di chiusura delle attività ma per tutto il 2020, andando ben oltre le misure di sostegno governative» ha sostenuto l'assessore. «Quanto al bonus libri e al saldo del fitto casa, bloccati proprio a causa del ricorso al Tar del consigliere Spina insieme a gran parte dell'opposizione, le procedure sono in fase di completamento e ciò permetterà finalmente di assegnare i contributi agli aventi diritto. Questa la realtà dei fatti. Cavalcare questo momento di difficoltà diffusa per cercare di trarre consenso personale è del tutto inopportuno e non rende un servizio utile alla collettività già stanca e preoccupata per l'emergenza sanitaria in corso» ha concluso.