Operazione "Zemra", ai domiciliari un 46enne biscegliese

Secondo l'ipotesi investigativa avrebbe fatto parte di un'organizzazione accusata di reati a vario titolo

giovedì 9 giugno 2022 8.07
Produzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e ricettazione di armi. Capi d'accusa piuttosto pesanti, a vario titolo, pendono sulle 11 persone poste agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione "Zemra" (termine con cui in albanese si indica il cuore) condotta all'alba di mercoledì 8 giugno dagli agenti della Direzione investigativa antimafia di Bari. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, un'organizzazione criminale - composta da cinque italiani e sei cittadini della terra delle aquile - avrebbe messo in piedi un traffico di droga attraverso la coltivazione di cannabis in alcune serre: due le piantagioni di marijuana sequestrate, a Modugno e Cerignola, per oltre 8 mila esemplari complessivi dal peso totale di 1500 chilogrammi.

Francesco Mattiace, giudice per le indagini preliminari del Tribunale barese, ha disposto i provvedimenti cautelari su richiesta del pubblico ministero Ettore Cardinali. Fra i soggetti coinvolti, anche il 46enne biscegliese Giulio Dell'Olio, oltre a Vito Dellerba (45enne di Cerignola), Pasquale Intellicato (29 anni, di Cerignola), Fabrizio Russo (44 anni, di Oria) ed un 27enne molfettese incensurato. Il gruppo sarebbe riuscito, in base agli indizi raccolti dalla Direzione distrettuale antimafia, a commerciare quantitativi consistenti di sostanze stupefacenti allestendo una vera e propria "rete" di corrieri per effettuare le consegne finanche in Basilicata e in Siciia. L'esito di precedenti operazioni di Polizia ("Shefi" e "Kulmi", con notevoli ripercussioni sul traffico dall'Albania) avrebbe indotto il sodalizio alla decisione di produrre la droga direttamente in Italia. Gli interrogatori di garanzia sono previsti nelle prossime ore.