Paolo Pileri a spasso per Bisceglie: l'edilizia cittadina sotto la lente di ingrandimento

Il professore del politecnico di Milano ha percorso via Giovanni Bovio sino a raggiungere l'ingresso del cimitero

domenica 27 luglio 2025 15.56
A cura di Serena De Musso
Un professore alla fermata del bus. Questa la situazione estremamente ordinaria, asettica, nella mattinata di sabato 26 luglio, se non fosse che il professore in questione è Paolo Pileri, docente di usi del suolo ed effetti ambientali al Politecnico di Milano, nonché ospite della rassegna "42Gradi - Idee sostenibili" e che la fermata è quella in via Giovanni Bovio di Bisceglie.

«Mi chiedo come sia possibile che questa sia la fermata del bus dato che non c'è la possibilità per un anziano di sedersi e nemmeno per una persona in carrozzina di passare. E poi c'è un palo, poi un marciapiede forse non a norma e dopo un benzinaio, anzi due. Ed ecco qui che non posso proseguire sul marciapiede ma devo o andare in strada o entrare nel benzinaio - ha osservato Pileri -. La gente diventa più brutta quando le città decidono di rinunciare alle persone e pensare solo alle macchine». «Dobbiamo immaginare di ridisegnare le nostre città per le persone e questo è il lavoro pubblico» ha concluso il professore.

La fotografia di una indignazione ragionata e lucidissima che si è risolta in una conclusione tutt'altro che prevedibile e dal risvolto paradossale: proseguendo con la sua passeggiata in via Giovanni Bovio, dopo tanto camminare, Pileri si è imbattuto finalmente in un'area a misura di cittadini: l'ingresso del cimitero. «Forse l'unico posto pedonale, un'area piena di lecci, piena di verde accessibile a misura d'uomo è proprio il cimitero. Peccato che però sia pedonale e a misura d'uomo proprio una zona in cui purtroppo ci si entra prima con i piedi e poi la testa» ha osservato.

Degli spunti di riflessione interessanti ed accurati, forse un 'anticipazione dell'ultimo appuntamento di 42 Gradi proprio con Pileri.