Positivi al Covid deceduti in Puglia, Fratelli d'Italia: «Lopalco dà i numeri (dimenticati)»

Zullo: «In Sicilia hanno aperto un'inchiesta, qui lo si ammette come se fosse una cosa normale»

mercoledì 7 aprile 2021
I dati contenuti nel bollettino Covid diffuso dalla Regione Puglia nel pomeriggio di martedì 6 aprile riportano 70 decessi avvenuti non soltanto nelle ultime ore ma anche in giorni precedenti come specificato dall'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco (link all'articolo).

«La gravità dell'affermazione è tale che noi per primi ci chiediamo se non fosse stato meglio chiedere solo scusa ai pugliesi per l'ennesima inefficienza del sistema» ha commentato Ignazio Zullo, consigliere regionale di Fratelli d'Italia. «Come se caricare 15, 25, 55 o 70 morti in un giorno fosse la stessa cosa: ma Lopalco è un epidemiologo prima ancora che politico e quindi sa che il dato della mortalità non è irrilevante per le statistiche. Il dato serve a capire l'andamento giornaliero della mortalità, che è indicativo del ritardo di presa in carico assistenziale del paziente Covid positivo, nel senso che si muore perché si arriva tardi nell'assistenza, prima di tutto a domicilio e poi in ospedale» ha rimarcato l'esponente di opposizione.

«Ora in Puglia i non "caricati sul sistema" li hanno inseriti tutti in un giorno… in Sicilia invece li hanno plasmati in più giorni. In Sicilia c'è un'inchiesta penale che ha avuto un'eco nazionale, in Puglia pare che tutto sia normale e senza vergogna. Noi non invochiamo la Magistratura ma l'efficienza!» ha tuonato Zullo.

«Lopalco ci dica perché sfuggono 55 morti in una settimana, non faccia finta che sia una cosa normale perché abbiamo bisogno, e lo diciamo da tempo, di capire perché in Puglia si muore di più rispetto a tutte le Regioni meridionali e insulari. Ma se non si caricano gli eventi nel tempo in cui questi accadono, è evidente che non c'è possibilità di capire, e il tutto con Lopalco che si limita al bollettino dei numeri. Ma le persone che si ammalano e che muoiono non sono numeri!» ha concluso.