Angarano e Silvestris annunciano le primarie: «Discuteremo di temi e proposte»

Il Sindaco in carica e l'ex parlamentare europeo: «Confronto sui contenuti per immaginare la città del futuro»

domenica 18 settembre 2022 22.20
A cura di Vito Troilo
Rafforzare - allargandolo - il fronte a supporto dell'amministrazione, rinvigorendone giocoforza il dinamismo con una campagna lunga, slanciata, all'insegna della passione e del massimo impegno ad affermare i temi. Le ragioni che hanno portato Angelantonio Angarano e Sergio Silvestris ad accordarsi sul metodo delle primarie aperte per individuare colui che guiderà la coalizione alle prossime elezioni amministrative risiedono nella necessità - malcelata anche nelle parole dei due contendenti - di recuperare un po' del tempo e del terreno perduto ma costituiscono un unicum tale da valere uno spazio considerevole nel dibattito politico della città.

L'obiettivo, comprensibile benché non confessato, è rimettere la compagine che governa Bisceglie al centro di una dialettica dalla quale era stata decisamente emarginata negli ultimi mesi con l'annuncio delle candidature a Sindaco di Francesco Spina prima e Vittorio Fata poi. Quanto si discuterà in città di queste primarie così inedite, fra un primo cittadino in carica e uno "sfidante" che in realtà è già organico alla stessa coalizione, non è dato di saperlo. La conferenza stampa promossa domenica al Copapan ha riservato in ogni caso meritevoli spunti di riflessione, soprattutto in funzione della possibilità, per i giornalisti, di porre domande...

Perché le primarie

«Le primarie? Un'opportunità per "garantire" e migliorare il nostro stare insieme» ha affermato Angarano. «Vogliamo integrare il percorso compiuto nelle questioni in cui siamo mancati e consentire una maggioranza partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali» ha aggiunto il Sindaco in carica, assicurando: «Regolamenteremo le procedure, vigileremo sul pericolo di inquinamento del voto e sul rischio dell'utilizzo di "truppe cammellate"».

«Immaginiamo un percorso nuovo per Bisceglie» ha sostenuto Silvestris. «Quattro anni fa la nostra grande freschezza in termini di metodo, programmi e proposte è stata ben accolta e premiata dall'elettorato. Il dibattito con la città permetterà, ne sono certo, di recuperare in pieno quella freschezza partendo dal presupposto di ritrovarci ancora insieme» ha rilevato. «Angelantonio avrebbe avuto tutto il diritto di riproporre la sua candidatura: accettare questo metodo è un segno di intelligenza che ho apprezzato moltissimo. Tutti coloro che decideranno di recarsi a votare saranno partecipi di una scelta».

Un dibattito sui temi e non sugli uomini

I due competitor intendono rivolgersi anche agli elettori di altri schieramenti: «Proveremo a pescare fra chi non ha votato per noi in passato» ha dichiarato il primo cittadino. «Sono abituato ad accogliere sia le critiche che i complimenti e proprio per questo motivo ritengo fondamentale provare a coinvolgere coloro i quali, nel 2018 e anche in seguito, hanno espresso un'opinione differente. Sarà importante discutere di temi e proposte».

L'ex parlamentare europeo ha spiegato: «Le primarie apriranno una grande fase di interlocuzione e ragionamento sul programma, con l'idea di spostare l'attenzione sui contenuti. Interessarsi di chi vincerà la "gara" è riduttivo e non risolve i problemi: il tema della prossima campagna elettorale dovrebbe essere il modo in cui riteniamo che debba cambiare Bisceglie. Metteremo insieme il programma migliore per questa città».

Un blocco civico che guarda con lungimiranza alle prossime sfide

Quali contraccolpi potrebbero verificarsi sulla tenuta dell'attuale maggioranza, caratterizzata da numeri risicati ed equilibri molto fragili? Sia Angarano che Silvestris hanno mostrato un cauto ottimismo riguardo le possibilità che la consiliatura si concluda a scadenza naturale senza sconvolgimenti: il "traguardo", peraltro, è vicino ed entrambi i candidati alle primarie hanno evidenziato come l'amministrazione abbia superato indenne momenti piuttosto critici. La data e il regolamento sono in fase di contrattazione: le parti sembrano orientate a concordare per l'ultima domenica di gennaio o anche più in là, senza però andare oltre la metà di febbraio anche allo scopo di lasciare una finestra sufficiente di tempo per l'organizzazione della campagna amministrativa vera e propria.

Lo scacchiere politico-amministrativo biscegliese sembra definito

Secondo quanto trapelato fra i dettagli dell'intesa, lo sconfitto alle primarie sarà in ogni caso vicesindaco della città in caso di vittoria alle successive comunali e candidato "di bandiera" alle regionali del 2025, nel quadro di una visione più ampia di blocco civico che, a prescindere dalle differenti storie politiche di provenienza dei principali partecipanti, garantisca una rappresentanza biscegliese su vari livelli. Sullo scenario comunale, a questo punto, i giochi sembrano definiti: il polo dell'amministrazione uscente fronteggerà la coalizione incentrata sulla figura di Francesco Spina e quella guidata da Vittorio Fata. Lo spazio di manovra per altre candidature forti sembra molto ridotto: l'impressione è che saranno quei tre schieramenti a contendersi, in tarda primavera, i due posti per un ballottaggio praticamente inevitabile. Le dinamiche del voto nazionale potrebbero variare l'assetto che si è venuto a creare? Lo si comprenderà nelle prossime settimane.