Proroga utilizzo dehors, Confcommercio: «Soluzione non risolutiva»

Assolocali: «Occorre intervenire con una regolamentazione che garantisca spazi omogenei a tutti»

domenica 19 febbraio 2023
È stato prorogato fino al 31 dicembre l'utilizzo dei dehors senza autorizzazioni paesaggistica e culturale per bar e ristoranti. La decisione, inserita nel decreto milleproroghe approvato nelle commissioni affari costituzionali e bilancio del Senato, non ha però soddisfatto a pieno la Confcommercio di Bisceglie.

«Siamo da sempre a favore di un approccio di valorizzazione degli spazi pubblici nuovo e moderno» ha dichiarato il presidente Leo Carriera. «I dehors non possono essere immaginati come mera occupazione del suolo pubblico, ma come una reale e innovativa riprogettazione urbana. Ogni spazio esterno rappresenta soprattutto un modo nuovo di vivere lo stare insieme oltre che un prolungamento logistico dell'attività commerciale. Sicuramente serve un tavolo tecnico tra Comuni e Associazioni di categoria per regolamentare l'occupazione di aree pubbliche con dehors, ma è evidente l'importanza che rivestono sia questa proroga sia i dehors stessi per titolari di attività, per i clienti e per i residenti che hanno il diritto di vivere in aree ordinate e fruibili. Tutto sommato una semplice proroga non può rappresentare la soluzione» ha aggiunto.

Sul tema si è espressa anche Assolocali, presieduto da Andrea Ferrante: «Accogliamo la proroga molto positivamente. Ci sono due cose che sento però di dover aggiungere: i dehors devono avere tutti la giusta e omogenea visibilità, occorre dunque intervenire con una regolamentazione che garantisca spazi omogenei a tutti i locali e che tenga conto di sicurezza e vie in entrata e in uscita per eventuali soccorsi. Altra cosa su cui, però, il governo centrale non si è espresso è la questione dei costi per l'utilizzo del suolo pubblico che sono ancora troppo elevati da reggere».

«Abbiamo presentato come Assolocali, e assieme a Confcommercio, un progetto di dehors alla sovrintendenza già nel 2021 ma, al momento, non ci è pervenuta alcuna risposta - è quanto sottolineato da Maurizio Ferrante (Il buco dei pescatori) -. Anche l'Amministrazione comunale ha sollecitato una risposta e un intervento per farci lavorare con agio e prospettiva di crescita ma, ad oggi, tutto tace. La proroga va bene ma non permette un investimento di lungo termine. E se l'1 gennaio 2024 tutto torna come prima? Il governo centrale dovrebbe impegnarsi a rendere meno incisivo il parere della sovrintendenza che spesso costituisce un ostacolo al nostro lavoro. Fermo restando che norme e regolamenti vanno sottoscritti e rispettati, occorre però che vengano intraprese decisioni compatibili con il nostro diritto di lavorare» ha concluso.