Punto nascita e cardiologia: Fials e Confsal chiedono la correzione delle tabelle regionali

«Necessario inserire subito, ufficialmente, il numero di posti letto nel piano di riordino ospedaliero»

giovedì 1 agosto 2019 18.02
Il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano ha partecipato, lunedì 29 luglio, a un'audizione in Commissione regionale sanità sul delicatissimo tema del mantenimento delle unità operative del punto nascita e di cardiologia all'ospedale "Vittorio Emanuele II".

«La Bat è già stata penalizzata dall'assegnazione di un basso indice di posti letto rispetto alla popolazione residente: l'Asl Bt ha quasi la metà dei posti letto che le spetterebbero secondo gli standard nazionali» hanno rilevato, in una nota congiunta, le segreterie regionali dei sindacati Confsal e Fials.

«Le unità operative non devono essere assolutamente chiuse, ma incrementate e potenziate assieme ai posti letto per garantire la massima sicurezza degli standard assistenziali. Nella tabella C allegata alla delibera n° 1195 del 2019 di riordino della rete ospedaliera non sono stati previsti i 24 posti letto di ostetricia e ginecologia e i 12 posti letto di cardiologia. Per quanto riguarda l'ostetricia, a seguito di molteplici manifestazioni di contrarietà e alla convocazione di un consiglio comunale monotematico alla presenza del presidente Michele Emiliano, lo stesso ha dichiarato che purtroppo si sarebbe verificato un refuso, un equivoco tra gli uffici ministeriali e quelli della regione Puglia.

Nell'ospedale di Bisceglie continueranno a nascere bambini: chiarito l'equivoco, ora è tempo di reintegrare i 24 posti letto di ostetricia e ginecologia nella tabella C allegata alla delibera di giunta regionale» hanno aggiunto.

Situazione intricata per quanto riguarda il reparto di cardiologia: «Dopo il tentativo di disattivazione dei posti letto avvenuto nel mese di luglio 2018, anche in questo caso sono state tantissime le manifestazioni di contrarietà, tanto da ricevere una visita nel nosocomio biscegliese del presidente Emiliano e dell'allora capo dipartimento della salute Ruscitti al termine della quale si e convenuto, insieme al Direttore Generale della Asl Bt Delle Donne, di mantenere attivi i 12 posti letto di cardiologia, motivo per cui è necessario integrare nelle tabelle allegate alla delibera n° 1195/2019 anche quel dato, considerando anche la grave e pericolosa carenza di disponibilità di posti letto di cardiologia per una vastissima area geografica, con una popolazione di circa 220 mila abitanti» hanno evidenziato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

Confasl e Fials hanno evidenziato che «anche in questa versione del piano di riordino della rete ospedaliera, il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie è classificato ospedale di base nonostante una dotazione di 176 posti letto con almeno sei unità operative specialistiche, inclusa la rianimazione, oltre alle unita operative di cardiologia, malattie infettive e endocrinologia con posti letto di livello sovraziendale, analoga se non superiore ad altri presidi ospedalieri classificati di primo livello, come Corato».