“Riprendiamoci il cibo!”: un incontro a Bisceglie sul futuro del cibo e dell'agroecologia
Appuntamento previsto venerdì 28 novembre
domenica 23 novembre 2025
La libreria Abbraccio alla Vita, guidata da Massimo Valente, e la comunità agricola La Ràkene CSA di Ruvo di Puglia promuovono un evento pubblico dedicato al futuro del cibo, dell'agroecologia e della sovranità alimentare: l'incontro con Alessandra Piccoli e Ada Rossi, autrici – insieme a Riccardo Bocci - del libro "Riprendiamoci il cibo!", edito da Altreconomia. L'appuntamento è per venerdì 28 novembre alle ore 19:00 presso la libreria, in Via XXIV Maggio 44, Bisceglie. L'ingresso è libero.
L'iniziativa nasce dal desiderio di aprire uno spazio di confronto sulle grandi domande che attraversano oggi il sistema alimentare: chi decide come si coltiva, cosa si semina, che valore attribuiamo al cibo? Partendo dai temi centrali del libro, l'incontro offrirà strumenti e visioni per comprendere come le azioni individuali e collettive – nei territori come nelle reti globali – possano generare un cambiamento reale.
In questo paradigma il cibo non è più una merce, ma il risultato di una relazione: una comunità che si prende cura della terra, della biodiversità e del lavoro agricolo, orientando la produzione verso criteri ecologici e sociali. È un esempio concreto di come l'agroecologia possa essere non solo una pratica agricola, ma una visione politica e culturale che restituisce potere decisionale alle comunità locali.
Ada Rossi, economista agraria e docente di Sustainable Rural Systems all'Università di Pisa, porta una prospettiva ampia sui processi di innovazione sociale connessi al cibo. La sua esperienza abbraccia agrobiodiversità, sistemi alimentari comunitari e governance del cibo, sempre attraverso metodologie partecipative e orientate al coinvolgimento delle comunità. Da anni è attiva nelle reti di economia solidale e nei movimenti per la sovranità alimentare e la transizione agroecologica.
L'iniziativa nasce dal desiderio di aprire uno spazio di confronto sulle grandi domande che attraversano oggi il sistema alimentare: chi decide come si coltiva, cosa si semina, che valore attribuiamo al cibo? Partendo dai temi centrali del libro, l'incontro offrirà strumenti e visioni per comprendere come le azioni individuali e collettive – nei territori come nelle reti globali – possano generare un cambiamento reale.
CSA, sovranità alimentare e agroecologia: al centro del dialogo
Durante la serata si approfondiranno concetti chiave come sovranità alimentare, democrazia alimentare e agroecologia, collegandoli all'esperienza delle CSA – Comunità a Sostegno dell'Agricoltura. Le CSA rappresentano un modello trasformativo in cui comunità locali e agricoltori collaborano stabilmente nella condivisione delle scelte, dei rischi e dei frutti dell'agricoltura.In questo paradigma il cibo non è più una merce, ma il risultato di una relazione: una comunità che si prende cura della terra, della biodiversità e del lavoro agricolo, orientando la produzione verso criteri ecologici e sociali. È un esempio concreto di come l'agroecologia possa essere non solo una pratica agricola, ma una visione politica e culturale che restituisce potere decisionale alle comunità locali.
Le autrici: voci autorevoli della ricerca e dell'attivismo
Alessandra Piccoli è attivista per i diritti della Madre Terra e ricercatrice presso la Libera Università di Bolzano. Si occupa di sociologia rurale, reti del cibo e agroecologia con un approccio di ricerca-azione partecipativa, lavorando per costruire comunità attive intorno all'agricoltura. Le sue analisi intrecciano dimensione sociale, ambientale e politica, rendendola una delle voci più interessanti nel panorama delle pratiche trasformative legate al cibo.Ada Rossi, economista agraria e docente di Sustainable Rural Systems all'Università di Pisa, porta una prospettiva ampia sui processi di innovazione sociale connessi al cibo. La sua esperienza abbraccia agrobiodiversità, sistemi alimentari comunitari e governance del cibo, sempre attraverso metodologie partecipative e orientate al coinvolgimento delle comunità. Da anni è attiva nelle reti di economia solidale e nei movimenti per la sovranità alimentare e la transizione agroecologica.