Sosta a pagamento, interviene Alleanza Verdi e Sinistra di Bisceglie

«Carenza di una strategia istituzionale che miri a disincentivare l'utilizzo dell'auto privata»

lunedì 1 dicembre 2025 12.28
A partire da oggi, lunedì 1° dicembre entra in vigore il nuovo piano tariffario delle aree di sosta a pagamento previsto dalla Deliberazione della Giunta Comunale n. 28 del 28 gennaio 2025, approvato con la finalità di modernizzare i servizi di mobilità urbana. Tuttavia, secondo Alleanza Verdi Sinistra (AVS), «il tema, fatte salve le buone intenzioni, continua ad essere carente di una strategia istituzionale che miri da una parte a disincentivare l'utilizzo dell'auto privata, prevalentemente alimentata da combustibili fossili o comunque inquinanti, e dall'altra ad agevolare il cittadino biscegliese. Come AVS riteniamo che occorrano alternative concrete e convenienti».

La prima esigenza, spiegano, «è quella di creare ulteriori aree di parcheggio esterne oltre a quella già presente nei pressi della Stazione ferroviaria, funzionali alla promozione del commercio di vicinato e dei locali commerciali, per dotarle di un servizio di trasporto pubblico che conduca fino al centro ad un costo che, se parametrato al carrello della spesa eseguita, potrebbe contenersi al limite, se non annullarsi».

«Inoltre - proseguono - per ridurre davvero il numero di auto che ogni giorno invadono il centro, servono innanzitutto aree di parcheggio scambiatore collocate fuori dalla città o nelle sue immediate porte di accesso. Parcheggi comodi, ampi, ben segnalati e soprattutto più economici rispetto alle strisce blu centrali: un sistema tariffario differenziato che premi chi sceglie di lasciare l'auto lontano dal cuore cittadino».

«La seconda mira a fronteggiare il congestionamento delle strade cittadine, magari agevolando le aree perimetrali produttive della città (zona artigianale e industriale) sprovviste di un servizio di trasporto diretto ai tanti lavoratori che quotidianamente raggiungono la sede del lavoro con autoveicoli personali».

«La terza riguarda la reiterata assenza di misure dirette a promuovere la mobilità sostenibile, alternativa all'uso degli autoveicoli in città che avrebbero potuto coinvolgere i Mobility Manager delle scuole, quindi bicibus e piedibus».

«La quarta, infine, attiene al fatto che con un previsionale di cassa di oltre 700mila euro, si sarebbe potuto intervenire in favore dei cittadini biscegliesi, soprattutto nel periodo estivo, per generare un sistema virtuoso di ristori da concordare con la Confcommercio e Confesercenti che limiti, fino ad annullarlo, il costo orario delle strisce blu».

«Sul piano infrastrutturale - concludono - le piste ciclabili non possono essere ridotte a semplici strisce colorate lungo la carreggiata. La recente pista ciclabile di Via della Repubblica è solo un inizio, ma se rimane limitata ad un tratto stradale senza una progettazione coerente, che integri sicurezza, continuità dei percorsi e connessione con le principali aree della città, rischia di rimanere un elemento isolato e poco funzionale, generando solo frustrazione e contrarietà alle piste ciclabili da parte del cittadino Nella certezza che l'esercizio della politica è per prima cosa responsabilità delle scelte di indirizzo, AVS invita Sindaco e Amministrazione Comunale a farsi carico dei bisogni di una strategia complessiva che prenda in considerazione le reali esigenze di mobilità della città e dei suoi cittadini. Bisceglie ha bisogno di scelte coraggiose, integrate e lungimiranti: solo così potremo costruire una città più pulita, più sicura e più moderna».