“Statue, riti e tradizioni della Settimana Santa a Bisceglie”: pubblicata la prima guida alla Pasqua locale

Il lavoro di Luca De Ceglia è sostenuto da Confcommercio

lunedì 3 aprile 2017 17.30
A cura di Serena Ferrara
0 pagine a colori da sfogliare per non perdere la memoria della tradizione.
A pochi giorni dall'inizio di una nuova suggestiva Settimana Santa, lo scrittore e giornalista Luca De Ceglia dà alle stampe "Statue, riti e tradizioni della Settimana Santa a Bisceglie".
Corredato da foto rare e contemporanee, il volumetto è una guida ai riti che non cambiano, pensata per famiglie e scolaresche: «Offre uno spaccato di memoria storica che parla ai cuori prima che alla mente di chi legge».
Con queste parole Leo Carriera, direttore di Confcommercio Bari – Bat spiega il perché Confcommercio ha deciso di sostenerne in toto la stampa, ritenendo la pubblicazione uno strumento di «sviluppo, che promuove e valorizza il territorio. Racchiudere in un libro – spiega – riti che datavano ormai oltre un secolo, significa offrire alle nuove generazioni una fonte di identità storico – culturale che esse poi dovranno trasmettere ai propri figli, come l'hanno ricevuta dai loro padri».

Nelle pagine fresche di stampa (e non in commercio) Da Ceglia racconta dei riti pasquali che si ripetono immutati e delle evoluzioni storiche subite dalle prassi devozionali.
Narra di quando, a fine '600, fu introdotta la prima via Crucis – dalla Cattedrale alla chiesa di Santa Maria delle Grazie(oggi sostituita dalla chiesa di San Lorenzo) – per rivitalizzare la passione di Cristo a Bisceglie e di quando quei confratelli "battenti", che si flagellavano pubblicamente in segno di penitenza, furono osteggiati con duri editti da mons. Pompeo Sarnelli, che nella visione indecorosa di "sangue e musici alle processioni" vide una fonte di distrazione al vero significato della Pasqua.
E ancora ci sono tutte le statue che a Bisceglie declinano la Settimana Santa e le marce funebri che la musicano. Opere tutte nazionali o d'importazione molfettese. Solo una marcia è stata composta appositamente per la banda Biagio Abbate in occasione dei 125 anni del simulacro del Cristo Morto (nella culla): ha appena un anno di vita e tanta strada ancora da attraversare prima di entrare a far parte della tradizione.