Stress da iperconnessione, Gesualdo: «Rischio sgretolamento relazioni personali»

Il presidente dell'ordine degli psicologi pugliesi: «L'isolamento sociale causa pandemia ha incrementato l'utilizzo degli strumenti digitali»

venerdì 11 giugno 2021
«L'isolamento sociale causato dalla pandemia ha incrementato l'utilizzo degli strumenti digitali, che hanno assunto un ruolo importante nelle interazioni tra persone. Nonostante l'eccessivo tempo trascorso per lavoro, per studio o per svago in connessione su smartphone e pc, crediamo di controllarci ma anche durante il tempo libero o da dedicare alle nostre relazioni passiamo molto di questo tempo a fissare schermi dalla luce blu. A distanza di settimane dall'allentamento di restrizioni anti-Covid, non ci si rende conto che si sta perdendo dimestichezza con lo stare insieme» hanno sottolineato gli psicologi.

«Lo tsunami di avvisi sugli smartphone impatta la capacità di concentrazione. Capacità considerate pregi da sfoggiare, come la reperibilità totale, l'istantaneità delle azioni, il multitasking estremo, sono in realtà effetti collaterali che rendono schiavi degli algoritmi. Siamo incollati alle piattaforme, incapaci di comprendere persino i nostri bisogni e così facendo assistiamo impassibili al deterioramento delle relazioni personali» ha dichiarato il presidente dell'ordine pugliese Vincenzo Gesualdo.

«Le restrizioni messe in atto per contenere il diffondersi del contagio hanno esposto a uno stress collettivo senza precedenti, le cui conseguenze si stanno palesando significativamente forti e devastanti. Il prolungato isolamento ha indotto l'individuo a rassegnarsi a star bene in una sorta di "Truman Show". Occorre una vera e propria formazione alla cultura del digitale, che aiuti ad armonizzare le esigenze del digital device con quelle psicologiche, creando così una stabilità tra esperienza on line e offline per ridurre il peso cognitivo connesso all'incremento delle tecnologie» ha concluso.