Sversamenti sulla costa di Levante, Casella: «Sarebbe questo il nostro biglietto da visita?»

Il candidato sindaco della coalizione #NelModoGiusto: «Da Palazzo di Città ancora nessuna mossa. Cos'altro dobbiamo attendere?»

giovedì 15 marzo 2018 16.12
A cura di Vito Troilo
Intervento di Gianni Casella, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative per la coalizione #NelModoGiusto riguardo la fuoriuscita di acque reflue da una condotta di collegamento del depuratore sulla costa di Levante.

«Leggo su alcuni organi di stampa locale e apprendo ormai da giorni da diversi video di utenti facebook biscegliesi e non biscegliesi di sversamenti di acque reflue nel tratto di costa denominato Bimarmi, sulla litoranea di levante. Provo innanzitutto vergogna da cittadino biscegliese e poi da rappresentante delle istituzioni locali se penso a quanto si distrugga in questa maniera la naturale vocazione turistica della nostra città. E provo vergogna se mi metto nei panni degli attuali amministratori che non hanno saputo e ancora non riescono a porre rimedio a una situazione annosa, deprecabile, nauseabonda» ha commentato l'esponente attualmente all'opposizione della giunta guidata dal sindaco facente funzioni Vittorio Fata.

«Quella parte di lungomare inaugura uno dei tratti più suggestivi della costa biscegliese, quello che va dalle Grotte di Ripalta, meraviglia della nostra natura, alla cala del Pantano, porticciolo naturale della nostra costa.
Un biglietto da visita orrido. Possibile che chi è deputato a gestire la cosa pubblica, a garantire la salubrità dei luoghi, ad assicurare igiene e pulizia, non sia in grado di provvedere a una pronta risoluzione del problema?»
ha aggiunto il consigliere comunale di minoranza.

Siamo vicini alla bella stagione, l'amministrazione si accinge a realizzare il calendario estivo degli eventi, ma dimentica del tutto i nostri paesaggi, il nostro mare, la salute dei cittadini?
Associazioni ambientaliste, privati cittadini, stampa locale si mobilitano non certo per denigrare, ma per denunciare e sollecitare, ma da Palazzo di Città ancora nessuna mossa. Cos'altro dobbiamo attendere?»
ha concluso Gianni Casella.