Titoli big tech: conviene ancora investire su Amazon?

Il punto di TradingOnline.io

sabato 10 luglio 2021
I titoli big tech sono stati una delle grandi rivelazioni del mondo finanziario durante la pandemia da Covid-19: un evento drammatico, che ha avuto ripercussioni pesantissime a 360°. Il coronavirus infatti ha modificato radicalmente tanto la nostra vita sociale quanto quella lavorativa: abbiamo dovuto limitare la nostra mobilità e le nostre libertà personali e abbiamo dovuto reinventare nuovi rapporti all'insegna del distanziamento e dell'utilizzo di dispositivi di protezione individuale. A ciò si aggiunga che, purtroppo, tantissime persone hanno dovuto rinunciare alla loro professione e che tantissime tra imprese e attività si sono trovate costrette a chiudere.

Lo stesso discorso vale per il mondo della finanza, considerato che, proprio a causa della pandemia, molti asset hanno perso valore improvvisamente, generando incertezza e paura tra gli investitori. Ebbene, i titoli big tech sono stati una felice eccezione al trend di cui sopra e tra questi le eccellenze appartenenti alla FAANG sono riuscite a centrare prestazioni davvero eccezionali. L'acronimo FAANG racchiude in sé le iniziali di Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google e, proprio in questo momento, moltissimi trader si chiedono se queste aziende riusciranno a tenere il passo anche nel corso del 2021. Ad esempio, è in crescita il numero di traders che sceglie di investire su amazon con la speranza che questo colosso hi-tech in costante sviluppo, consenta loro di ottenere interessanti profitti.

Trentacinque anni di successi


Amazon venne lanciato tra il 1994 e il 1995: all'epoca era soltanto una libreria online, ma ben presto il suo fondatore Jeff Bezos capì che avrebbe dovuto allargare la gamma di prodotti messi in vendita, iniziando a sviluppare il futuro leader dei negozi online di tutto il mondo. Nel 1997 le azioni di Amazon (simbolo AMZN) entrarono per la prima volta in borsa, all'interno del NASDAQ, storico mercato borsistico elettronico di New York: all'epoca il valore nominale delle azioni era di appena 18 dollari e, come è facile intuire, i primi investitori che credettero nel titolo avrebbero finito per trovarsi in mano una vera e propria fortuna.

Oggi infatti, circa 35 anni dopo il lancio, le azioni AMZN, come sottolineano gli esperti di TradingOnline.io, si sono stabilizzate su un valore di minimo 3.000 dollari l'una: il ROI (ovvero il ritorno di investimento) dei trader che credettero per primi nel titolo è stato di oltre 100.000 volte la spesa iniziale. Numeri da capogiro, che aiutano a capire come abbia fatto Jeff Bezos a diventare uno degli uomini più ricchi di tutto il pianeta: stando a informazioni riportate dalla rivista Forbes, il fondatore di Amazon vanta infatti un patrimonio personale di quasi 200 miliardi di dollari, grazie al quale è stabilmente nelle prime posizioni delle classifiche dei tycoon più facoltosi del mondo.

Investire in amazon conviene?


Nel corso degli anni Amazon ha dimostrato di essere un asset decisamente solido e la capacità delle azioni AMZN di resistere persino alla pandemia spinge gli esperti a continuare a consigliare il titolo anche per quello che riguarda i prossimi mesi. Semmai il problema è la difficoltà di accedere a un asset così costoso, visto che non sono molti i trader a potersi permettere la compravendita diretta di un bene con un valore nominale all'insegna di svariate migliaia di dollari. Per fortuna però, come spiegato su TradingOnline.io, è possibile investire nel titolo AMZN anche senza doverlo acquistare in via diretta.

Ad esempio è possibile investire in fondi che presentino all'interno del loro pacchetto anche le azioni AMZN, o, in alternativa, è possibile ricorrere a strumenti finanziari come i CFD. I Contratti Per Differenza sono infatti degli strumenti derivati che permettono di investire in un asset qualsiasi senza però doversi impegnare nemmeno nell'acquisto di una singola azione.