Nel weekend le Giornate Fai di Primavera

Domenica 15 una performance teatrale presso la chiesa di Santa Margherita

martedì 10 aprile 2018 10.19
Toccherà anche Bisceglie la 26ª edizione delle Giornate di Primavera, l'appuntamento di rilevanza nazionale con la sensibilizzazione sulle meraviglie del nostro paese promosso dal Fondo per l'ambiente italiano.

Domenica 15 aprile, presso la chiesa di Santa Margherita a partire dalle ore 11:00, si terrà una performance teatrale intitolata "Non esiste il tempo" a cura dell'istituto d'istruzione secondaria superiore "Colasanto" di Andria, tratta dall'omonimo volume-guida di Margherita Pasquale edito da Adda nel 2015, un romanzo storico che coinvolge figure reali e d'invenzione, mirando alla conoscenza del territorio e della sua storia.

Negli abiti messi a cortese disposizione dall'associazione culturale Trani Tradizioni, i giovani interpreti andriesi hanno in pochi giorni, con l'abile supporto delle docenti dell'IISS "Colasanto" di Andria Lucia Avellis e Francesca Ruggiero preso dimestichezza con il clima dell'epoca e con i personaggi loro affidati, permettendo ai visitatori un approccio singolare al monumento - coinvolgendo la chiesa stessa, il sagrato ed il nobile sepolcreto - così come allo stato attuale si presenta e fornendo insieme illuminanti indizi sul suo aspetto ai primi del XVI secolo.
Va loro il plauso per l'entusiasmo dedicato ad un bene culturale non cittadino, avvertito, nello spirito del Fai, quale prezioso componente di una più vasta realtà territoriale.

Santa Margherita, bene promosso dai volontari Fai, si presenta quest'anno in una formula originale e di piacevole e inconsueto impatto, con la drammatizzazione in costume della visita alla chiesa, effettuata, nella primavera del 1512, dal giovanissimo duca di Bisceglie Rodrigo d'Aragona e dalla sua corte, costituita dal medico personale, Sibylla, dal maestro di musica, frate Zoanne, dal maestro d'arme, Gérard, e dai buffoni Primero e Segundo; accompagnato dalla cugina Bona Sforza e dal castellano di Bisceglie, il duca è accolto dalla coppia dei nobili Falcone, detentori della chiesa, e dal sacerdote Diletterio secondo.