Tre consiglieri comunali passano in minoranza? Oppure uno ne passa in maggioranza?
Durante la seduta di consiglio comunale sono state "chiarite" le posizioni annunciate nei giorni scorsi
mercoledì 3 dicembre 2025
12.44
Nel corso del consiglio comunale di martedì 2 dicembre è stato finalmente chiarito ciò che nei giorni precedenti era stato solo annunciato: la nascita di un intergruppo. Il termine, va detto subito, non compare nel regolamento del consiglio comunale e la sua definizione ufficiale resta quindi poco chiara. Fatto certo è che nella massima assise cittadina si è registrato un gesto politico concreto: i consiglieri Giuseppe Torchetti, Carla Mazzilli e Piero Innocenti si sono seduti tra i banchi dell'opposizione, accanto al consigliere Luigi Cosmai.
Durante la fase preliminare, Torchetti ha preso la parola per primo, dichiarando: «Mi rendo indipendente nelle mie valutazioni politico-amministrative dal gruppo Bisceglie Svolta. Tra di noi rimane un rapporto di stima e amicizia, ma da un punto di vista politico le nostre strade si separano». Per contestualizzare, va ricordato che Torchetti era stato eletto nella lista Bisceglie Svolta, che nel 2023 appoggiava il sindaco Angelantonio Angarano. Oggi quella lista è rappresentata in consiglio da Edmondo Valente, Antonio Abbascià e Dino Landriscina, mentre Roberta Rigante è assessora alle politiche sociali.
Chiarita la sua nuova collocazione politica, Torchetti ha ricordato anche l'esperienza delle ultime elezioni regionali, quando insieme a Mazzilli, Innocenti e Cosmai hanno sostenuto la lista Per la Puglia. La scelta ha portato all'elezione di Ruggiero Passero nella BAT, con 1.585 preferenze, e a Bisceglie di Vincenzo Valente, marito della consigliera Mazzilli, con oltre 350 voti.
«Costruendo questo intergruppo vogliamo collaborare volta per volta a favore della città, partecipando al dibattito e votando a sostegno di progetti concreti - ha affermato Torchetti -. Oggi ci vedete qui insieme per lavorare a favore di questo progetto».
Il consigliere Francesco Spina ha subito sottolineato: «Non ha un nome e quindi i gruppi rimangono identici; si tratta di un intergruppo virtuale, che avrà collegamenti ancora da definire istituzionalmente». Una definizione che fotografa bene l'ambiguità della situazione: l'intergruppo esiste, ma non sulla carta.
Dure anche le parole del consigliere Gianni Casella: «Questo gruppo neocostituito nasce sulla base delle lamentele raccolte nell'ultima campagna elettorale. Tre consiglieri, fino a ieri parte della maggioranza, hanno preso atto che la rappresentatività politica della maggioranza ha di fatto fallito, altrimenti non si sarebbe costituito questo intergruppo né si sarebbero fatte le dichiarazioni che abbiamo ascoltato».
Ancora più diretto il consigliere Mimmo Spina: «Non mi esprimo sulla creazione dell'intergruppo, perché la sua natura è ancora poco chiara e richiederà ulteriori spiegazioni».
Nonostante l'incertezza, l'intergruppo ha già preso una decisione pratica: per l'approvazione dell'unico punto all'ordine del giorno, i consiglieri di minoranza Francesco Spina, Mimmo Spina, Giorgia Preziosa, Gianni Casella e Paolo Ruggeri si sono astenuti, mentre il nuovo gruppo, seduto tra i banchi dell'opposizione, ha votato favorevolmente, unendosi alla maggioranza.
Il sindaco Angelantonio Angarano ha commentato: «Utilizzerò tutti gli strumenti politici e amministrativi a disposizione per tenere insieme una maggioranza in grado di portare avanti il lavoro, anche con i consiglieri regionali eletti. Se non ci sarà una maggioranza in grado di risolvere i problemi dei cittadini, trarrò le conseguenze necessarie. Ho sempre avuto il coraggio di rispettare gli impegni presi con gli elettori».
«Abbiamo risorse e potenzialità che altre città non hanno. Non è accettabile discutere oggi su una posizione ancora equivoca. So che dovrò prendere decisioni e posizioni: lo farò, senza timore, perché è il dovere verso chi ci ha eletto».
Insomma: un intergruppo c'è, ma non esiste ufficialmente. Resta da capire se si trasformerà in qualcosa di concreto o se resterà un esperimento politico a geometria variabile, utile più a segnare posizioni che a costruire percorsi amministrativi reali.
Durante la fase preliminare, Torchetti ha preso la parola per primo, dichiarando: «Mi rendo indipendente nelle mie valutazioni politico-amministrative dal gruppo Bisceglie Svolta. Tra di noi rimane un rapporto di stima e amicizia, ma da un punto di vista politico le nostre strade si separano». Per contestualizzare, va ricordato che Torchetti era stato eletto nella lista Bisceglie Svolta, che nel 2023 appoggiava il sindaco Angelantonio Angarano. Oggi quella lista è rappresentata in consiglio da Edmondo Valente, Antonio Abbascià e Dino Landriscina, mentre Roberta Rigante è assessora alle politiche sociali.
Chiarita la sua nuova collocazione politica, Torchetti ha ricordato anche l'esperienza delle ultime elezioni regionali, quando insieme a Mazzilli, Innocenti e Cosmai hanno sostenuto la lista Per la Puglia. La scelta ha portato all'elezione di Ruggiero Passero nella BAT, con 1.585 preferenze, e a Bisceglie di Vincenzo Valente, marito della consigliera Mazzilli, con oltre 350 voti.
«Costruendo questo intergruppo vogliamo collaborare volta per volta a favore della città, partecipando al dibattito e votando a sostegno di progetti concreti - ha affermato Torchetti -. Oggi ci vedete qui insieme per lavorare a favore di questo progetto».
Il consigliere Francesco Spina ha subito sottolineato: «Non ha un nome e quindi i gruppi rimangono identici; si tratta di un intergruppo virtuale, che avrà collegamenti ancora da definire istituzionalmente». Una definizione che fotografa bene l'ambiguità della situazione: l'intergruppo esiste, ma non sulla carta.
Dure anche le parole del consigliere Gianni Casella: «Questo gruppo neocostituito nasce sulla base delle lamentele raccolte nell'ultima campagna elettorale. Tre consiglieri, fino a ieri parte della maggioranza, hanno preso atto che la rappresentatività politica della maggioranza ha di fatto fallito, altrimenti non si sarebbe costituito questo intergruppo né si sarebbero fatte le dichiarazioni che abbiamo ascoltato».
Ancora più diretto il consigliere Mimmo Spina: «Non mi esprimo sulla creazione dell'intergruppo, perché la sua natura è ancora poco chiara e richiederà ulteriori spiegazioni».
Nonostante l'incertezza, l'intergruppo ha già preso una decisione pratica: per l'approvazione dell'unico punto all'ordine del giorno, i consiglieri di minoranza Francesco Spina, Mimmo Spina, Giorgia Preziosa, Gianni Casella e Paolo Ruggeri si sono astenuti, mentre il nuovo gruppo, seduto tra i banchi dell'opposizione, ha votato favorevolmente, unendosi alla maggioranza.
Il sindaco Angelantonio Angarano ha commentato: «Utilizzerò tutti gli strumenti politici e amministrativi a disposizione per tenere insieme una maggioranza in grado di portare avanti il lavoro, anche con i consiglieri regionali eletti. Se non ci sarà una maggioranza in grado di risolvere i problemi dei cittadini, trarrò le conseguenze necessarie. Ho sempre avuto il coraggio di rispettare gli impegni presi con gli elettori».
«Abbiamo risorse e potenzialità che altre città non hanno. Non è accettabile discutere oggi su una posizione ancora equivoca. So che dovrò prendere decisioni e posizioni: lo farò, senza timore, perché è il dovere verso chi ci ha eletto».
Insomma: un intergruppo c'è, ma non esiste ufficialmente. Resta da capire se si trasformerà in qualcosa di concreto o se resterà un esperimento politico a geometria variabile, utile più a segnare posizioni che a costruire percorsi amministrativi reali.