Tre consiglieri di opposizione lasciano la commissione sicurezza per protesta

Amendolagine, Capurso e Russo: «Inutile e improduttivo restarci se non si dà seguito a quello che si decide»

sabato 26 ottobre 2019 14.21
A cura di Vito Troilo
Enzo Amendolagine, Enrico Capurso e Alfonso Russo hanno rassegnato le loro dimissioni con effetto immediato dalla Commissione speciale per la sicurezza urbana nel corso della riunione del consiglio comunale di venerdì 25 ottobre. Una decisione dal forte valore simbolico, in aperta contestazione rispetto all'atteggiamento della maggioranza che, dal punto di vista dei tre esponenti di opposizione, non avrebbe dato seguito con azioni concrete a quanto stabilito nel corso degli incontri della Commissione.

«La maggioranza non rispetta gli accordi»

I tre dimissionari hanno rimarcato «il mancato rispetto, da parte della maggioranza, dell'accordo raggiunto nella conferenza dei capigruppo del 17 settembre scorso, durante la quale si è deciso di indire, in tempi brevi, una conferenza dei servizi sulla sicurezza urbana utile a definire un piano di azioni di contrasto all'illegalità e alla criminalità, anche alla luce degli atti criminosi che hanno interessato la città nel recente passato e continuano ad interessarla tutt'oggi.
Nella capigruppo si era concordato anche sull'opportunità di invitare a partecipare alla conferenza di servizi le associazioni del terzo settore del territorio, le forze dell'ordine, le associazioni di categoria, i dirigenti delle istituzioni scolastiche e i rappresentanti della stampa locale».

«Non c'è traccia della conferenza dei servizi»

Secondo quanto sostenuto da Amendolagine, Capurso e Russo «la conferenza dei capigruppo rinviava all'unanimità, al termine delle attività della conferenza dei servizi, la convocazione di un consiglio monotematico sulla sicurezza urbana. Occorre precisare che sull'opportunità della convocazione di un consiglio monotematico sul tema si era già espressa favorevolmente la commissione speciale, riunitasi il 9 agosto. Tuttavia, la capigruppo dei 17 settembre aveva ritenuto opportuno avviare un percorso di confronto e condivisione in conferenza dei servizi con i rappresentanti della società civile e delle forze dell'ordine, al fine di condividere un piano di azioni tali da impegnare il consiglio comunale ad assumere successivi provvedimenti.

L'intesa raggiunta col presidente della Commissione speciale, per favorire un'ampia partecipazione delle associazioni del territorio alla conferenza dei servizi in questione, prevedeva la pubblicazione sui canali istituzionali online, a mezzo stampa e tramite pubbliche affissioni di un avviso pubblico».

«Vane le nostre reiterate richieste»

«A tutt'oggi, pur a fronte delle reiterate richieste dei sottoscritti consiglieri, nonostante si sia appreso di denunciati episodi di aggressioni e minacce ad agenti di Polizia Locale e continuino a verificarsi settimanalmente arresti per spaccio di sostanze stupefacenti, a tacere dell'invidiabile "primato" nazionale della nostra provincia per furti d'auto, non è stato ancora pubblicato alcun avviso, né tantomeno è stata indetta la conferenza dei servizi» hanno rimarcato.

«L'amministrazione mostra scarsa attenzione alla sicurezza»

«Pertanto, in conseguenza del mancato avvio dei percorsi istituzionali concordati, delle inefficienze delle commissione sulla sicurezza urbana, nonché della scarsa attenzione mostrata dall'amministrazione sul tema della tutela della sicurezza e della legalità in città, gli scriventi ritengono improduttiva e inutile la loro permanenza nella commissione speciale per la sicurezza, preannunciando azioni successive sui medesimi temi nelle sedi istituzionali e nelle modalità che riterranno opportune» hanno concluso i tre dimissionari.