Usavano minorenni per consegnare la droga. Scacco alla criminalità biscegliese

28 misure cautelari eseguite dai Carabinieri. Spaccio alla luce del giorno in via Trento, a pochi passi da Palazzo San Domenico

martedì 26 febbraio 2019 13.24
Le attività di spaccio di sostanze stupefacenti svolte alla luce del giorno, persino in via Trento, a pochi passi da Palazzo San Domenico. I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale di Bari, hanno messo a segno un duro colpo alla criminalità biscegliese all'alba di martedì 26 febbraio.

Ventotto in totale, le misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, su richiesta del pubblico ministero Marcello Catalano, a carico di altrettanti indagati, tutti maggiorenni (15 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 9 all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziari), a seguito di una complessa e laboriosa attività investigativa che ha disvelato l'esistenza di un florido mercato di droga nel cuore di Bisceglie.

L'attività, convenzionalmente denominata "Educazione criminale" per il particolare piuttosto agghiacciante del coinvolgimento di minorenni al trasporto ed allo spaccio di droga da parte dei loro genitori, ha preso il via dall'esplosione di diversi colpi di arma da fuoco all'indirizzo dell'abitazione di uno dei principali indagati (all'epoca già sorvegliato speciale di P.S.) avvenuta la notte del 6 febbraio 2017. Un atto intimidatorio le cui cause, legate alla contesa del mercato illecito nel centro storico biscegliese, non erano sfuggite all'attività informativa esercitata sul territorio dai Carabinieri della locale Tenenza, i quali dunque cominciarono ad investigare.

Copiosa la raccolta probatoria che ha sostenuto i provvedimenti cautelari.
Nel dare riscontro alle attività tecniche, infatti, i Carabinieri hanno proceduto, in itinere, all'arresto di 12 persone per detenzione di armi e sostanze stupefacenti, al sequestro di due pistole con matricola abrasa, di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di ogni genere (complessivamente 12 chili di hashish, 12 chili di marijuana, 900 grammi di eroina e 500 grammi di cocaina), nonché alla segnalazione di 20 tossicodipendenti fidelizzati al mercato illecito gestito dagli arrestati.

Centinaia le cessioni di droga realizzate dagli indagati - molti dei quali già noti agli inquirenti per i loro precedenti di polizia specifici - che facevano capo a due distinti gruppi criminali operanti in vari punti della città.

Vera e propria centrale di spaccio si è rivelata l'abitazione di due coniugi, i quali, approfittando dell'ingenuità e dell'insospettabilità dei propri figli minorenni, li costringevano a trasportare la droga, ad occultarla in occasione delle perquisizioni per eludere i controlli e perfino a cederla direttamente agli acquirenti.