Villa Giulia, il grido d'allarme: «13 bambini rischiano di restare a casa»

Vicenda incredibile: la Regione comunica alle suore che avrebbero potuto accogliere solo 11 minori su 24 ma con un ritardo enorme sull'inizio dell'anno scolastico

mercoledì 3 marzo 2021 13.45
A cura di Vito Troilo
Hanno scritto una lettera - rigorosamente a mano - indirizzata al presidente Michele Emiliano. Tredici bambini di Villa Giulia, struttura diurna socio-educativa per minori attiva da decenni a Bisceglie, potrebbero essere separati dai loro amici a causa di un taglio dei fondi regionali che ha del clamoroso, specie considerandone l'effetto "retroattivo".

Secondo quanto fatto sapere dalle suore francescane alcantarine, che coordinano le attività di Villa Giulia, gli uffici regionali avrebbero comunicato solo lunedì 1 marzo che, per l'anno scolastico in 2020-2021, il centro non avrebbe potuto accogliere 24 minori ma solo 11. Una situazione imbarazzante sotto tutti i punti di vista, le cui ripercussioni rischiano di pesare sulla vita di 13 famiglie biscegliesi bisognose: particolarmente ingrato risulterebbe anche il compito delle suore, costrette di fatto a stabilire chi escludere dalla frequenza della struttura.

«Da settembre la nostra struttura ha regolarmente effettuato il servizio in favore di 24 bambini che, nonostante la situazione pandemica, hanno potuto beneficiare di un luogo non solo in cui ricevere l'adeguato sostegno scolastico, piuttosto che percorsi educativi individuali, supporto e sostegno nelle autonomie, servizio mensa e trasporto, ma anche forse dell'unico luogo di relazioni e interazioni reali nel "deserto" in cui è stato lasciato il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza a causa della chiusura di tutti i luoghi e gli spazi, dalla scuola alle palestre, in cui i bambini potevano costruire la propria crescita» ha scritto la responsabile suor Paola in una missiva rivolta alle istituzioni coinvolte.

«Le famiglie che frequentano questo tipo di servizio hanno basse capacità economiche che non consentirebbero di poter sostenere privatamente i costi della retta mensile» ha rimarcato la religiosa.

«Non vogliamo andare via da Villa Giulia perché qui siamo felici, ci divertiamo, impariamo tante cose e ci vogliamo bene. Ti prego non farci andare via, questa è la nostra casa» è uno dei passaggi contenuti nella lettera dei bambini a Emiliano. Urgono risposte concrete e immediate da parte di tutti i livelli istituzionali coinvolti affinchè non si compia una terribile ingiustizia nei confronti di minori in evidente stato di necessità, peraltro con l'anno scolastico in corso già avviato.