Bisceglie fragile e impacciato, non basta segnare un gol per evitare l'ennesima sconfitta in trasferta

I nerazzurri s'illudono col pari momentaneo firmato da Longo ma cedono alla Sicula Leonzio

mercoledì 13 febbraio 2019 22.30
A cura di Vito Troilo
C'è qualcosa che sfugge ai radar del buon senso e della logica calcistica quando il Bisceglie, in questa stagione complicata, è impegnato in trasferta. Le inquietudini per una squadra incapace di far gol lontano dal "Gustavo Ventura" (e nell'ultimo periodo anche fra le mura amiche), di colpo scacciate dalla ginocchiata (al pallone, s'intende) di Leonardo Longo che è valsa il momentaneo 1-1 a Lentini.

Una liberazione passeggera, perché tre minuti più tardi il colpo di testa del lituano ex Lecce Dubickas ha rimesso in un angolo le velleità della compagine nerazzurra; fragile, impacciata, in difficoltà evidente nell'impostazione del gioco. Il valore assoluto dei diversi componenti dell'attuale organico è promettente ma assemblare le individualità in un progetto di squadra, a questo punto della stagione, è una furiosa corsa contro il tempo.

Le lacune nell'intesa fra i componenti del pacchetto arretrato, nella circolazione di palla a metà campo, nei movimenti degli attaccanti, hanno condizionato non poco il rendimento del 3-5-2 opposto dal trainer Rodolfo Vanoli a una Sicula Leonzio dagli equilibri meglio definiti. Il passo in avanti compiuto col Trapani sul piano della tenuta mentale è stato cancellato da una prestazione tutt'altro che impeccabile al cospetto dei bianconeri dell'ex difensore del Genoa (e tecnico del Bari) Vincenzo Torrente. Il forfait di Maccarrone causa infortunio dopo dodici minuti della ripresa è l'ennesima tegola per un roster che ha trovato il riferimento principale sul terreno di gioco nel carisma di Vittorio Triarico, la cui personalità non è però sufficiente a trascinare il resto del gruppo. E non è un caso che l'azione del gol sia frutto della volontà di due difensori: Markic ha incornato su traversone da calcio d'angolo costringendo il portiere avversario a una parata d'istinto e Longo ha ribadito in fondo al sacco da pochi passi.

Il tacco di Cuppone bloccato da Pane (4°) ha aperto la sequenza di azioni rilevanti nel primo tempo, marchiato a fuoco dal dinamico Rossetti che se al 9° ha graziato gli stellati inzuccando fra le braccia di Cerofolini, al 16° ha sbloccato il match facendosi beffe dei centrali avversari. Palla sotto la traversa e oltre la linea di porta, secondo l'arbitro e l'assistente: rete convalidata malgrado le proteste del cast biscegliese. Rimostranze plateali nei confronti della terna anche quelle della Sicula Leonzio al 27° (per un presunto tocco di mani di Maestrelli) e al 29° (per un contatto tra Giron e Miracoli).

La reazione del Bisceglie allo svantaggio incassato? Tutta nel tiro franco di Triarico al 36° (destro a giro a lato) e in un sinistro impreciso di Giron al 43°. Scampato il pericolo 0-2 per la segnatura annullata (giustamente) a Miracoli che era in offside, i viaggianti sono rientrati negli spogliatoi per un intervallo mai così provvidenziale.

Ripresa: Cuppone avrebbe potuto far meglio del destro dal cuore dell'area piccola bloccato dall'estremo di casa. Starita ha preso il posto di uno spento Jovanovic e Longo ha rilevato l'infortunato Maccarrone ma la sostanza non è cambiata: solo il talento di Cerofolini ha impedito al Bisceglie guai peggiori, come al 67°, quando il super portiere nerazzurro ha fermato la botta di prima intenzione di D'Angelo da distanza ravvicinata e al 71°, con la risposta strepitosa sul tentativo in corsa e a colpo sicuro di Miracoli.

Sul capovolgimento di fronte gli stellati hanno guadagnato il corner che ha causato l'1-1 già descritto. Palla al centro e sfuriata della Sicula Leonzio, che nel giro di pochissimi secondi ha dapprima recriminato per un altro sospetto fallo di mani di un calciatore ospite all'interno dei sedici metri e poi festeggiato il ritrovato vantaggio: un altro gol di testa, questa volta originato da uno spiovente dal settore destro. Dubickas, in tuffo, ha messo il pallone alle spalle del portiere nerazzurro, anticipando tutti. La partita è praticamente finita lì: la cautela di Torrente, passato al 5-3-2, e l'improduttività di un Bisceglie incapace di reagire hanno tenuto i bianconeri alla larga dai pericoli. I presupposti per il tris, creati dalla mano di Markic in area, li ha rifiutati un eccellente Cerofolini, di gran lunga il migliore in campo dei suoi nonostante i due gol incassati.

Il rigore parato a D'Angelo ha tenuto gli stellati solo virtualmente in partita: lo ha dimostrato l'incomprensibile nervosismo di Parlati, il playmaker della squadra, espulso in pieno recupero per un fallo di reazione. Gammone ha cercato di togliersi lo sfizio del 3-1 ma ancora una volta il portiere nerazzurro gli ha sbarrato la strada. Non si arriva in nazionale per caso. E non ci si salva solo perché il Matera è stato radiato: guai confidare di potercela fare senza problemi con la Paganese. I playout nascondono tante di quelle insidie che sarebbe il caso di provare a evitarli.

SICULA LEONZIO-BISCEGLIE 2-1

Sicula Leonzio (4-3-3): 1 Pane, 16 De Rossi, 6 Aquilanti, 5 Laezza, 3 Squillace, 27 D'Angelo, 29 Megelaitis, 25 Marano (dal 61° 24 Gammone), 28 Dubickas (dal 78° 15 Ferrini), 26 Miracoli, 7 Rossetti (dal 69° 8 Esposito). Allenatore: Vincenzo Torrente. A disposizione: 22 Polverino, 2 Talarico, 13 Milesi, 21 Cozza, 10 D'Amico, 4 Giunta, 11 Russo, 19 Vitale.
Bisceglie (3-5-2): 1 Cerofolini, 5 Markic, 6 Maccarrone (dal 57° 15 Longo), 8 Parlati, 11 Cuppone, 13 Maestrelli (dall'82° Djoulou), 18 Triarico, 19 Risolo, 20 Jovanovic (dal 53° 10 Starita), 24 Bangu (dal 57° 29 Mosti), 28 Giron. Allenatore: Ridolfo Vanoli. A disposizione: 22 Vassallo, 3 Mastrilli, 4 Bottalico, 7 Dellino, 17 Cuomo, 25 Casella.
Arbitro: Sajmir Kumara di Verona.
Assistenti: Alessandro Maninetti di Lovere (Bergamo), Tiziana Trasciatti Foligno.
Reti: 16° Rossetti, 72° Longo, 75° Dubickas.
Note:
spettatori ed incasso non ancora comunicati. Ammoniti: Giron (30°), Miracoli (30°), Maestrelli (44°), Triarico (76°), Markic (83°), Mosti (95°). Espulso Parlati al 92° per fallo di reazione. Calci d'angolo 2-2. Cerofolini ha parato un rigore a D'Angelo all'86°.
Cambi di modulo: Sicula Leonzio 5-3-2 dal 78°.