Bisceglie-Matera, Risolo guarda il bicchiere mezzo vuoto

L'analisi post partita del capitano stellato e del portiere del Matera Farroni

domenica 7 ottobre 2018 10.21
A cura di Bartolomeo Pasquale
In sala stampa ha parlato anche il nuovo capitano stellato, Andrea Risolo il quale ha mantenuto un profilo decisamente basso senza sollevare entusiasmi e non giudicando al meglio la prova mostrata: «Voglio essere molto sincero: abbiamo avuto più di una settimana per preparare questa sfida ma non abbiamo giocato come ci aspettavamo. È una vittoria che ci teniamo stretta perché sarà fondamentale per l'economia della classifica. Il campo non deve essere un alibi seppur ci ha danneggiato; il nostro scopo è sempre quello di giocare palla a terra partendo da dietro anche se oggi non potevamo farlo; direi che è stata anche colpa nostra per un po' di timore venuto a crearsi fra di noi ma il cinismo ha potuto sopperire a tutto questo visto che abbiamo potuto giocarcela fino alla fine».

Una battuta sul campionato e sulle possibili difficoltà di chi deve confermarsi dopo la scorsa stagione giocata su altissimi livelli: «Sulla carta non si sa quali siano le favorite, forse per le qualità dell'organico Casertana, Matera e Catanzaro sono sopra tutte le altre e non vorrei dimenticare neppure il Trapani che affronteremo nel prossimo turno. Per quanto mi riguarda questa la reputo casa mia; non avete ancora visto il Risolo dello scorso anno ma sto recuperando la necessaria condizione».

In casa Matera si prova a fare un'attenta analisi di cosa non sta andando assieme al portiere Alessandro Farroni. Tre sconfitte consecutive che fanno preoccupare i tifosi della città dei Sassi: «Siamo stati sfortunati in diverse occasioni davanti al portiere ed in una delle poche occasioni che gli avversari hanno avuto l'hanno capitalizzata al meglio; serve anche questo. Per quanto visto anche nelle gare precedenti manca proprio il bacio della Dea bendata; ogni partita l'abbiamo persa sugli episodi; la fortuna dobbiamo cercarla. Non bisogna considerarla una giustificazione, ma le nostre giocate sono state pregiudicate dalle difficili condizioni del terreno di gioco».