Il futuro del Bisceglie è un nodo sempre più intricato da sciogliere

Canonico in una delle cordate interessate ad acquisire il titolo di Serie D nelle mani del sindaco di Bari Decaro

venerdì 27 luglio 2018 14.36
A cura di Vito Troilo
Un nodo sempre più intricato da sciogliere. Le vicende dell'A. S. Bisceglie srl sembrano purtroppo poter costituire, in ragione dell'assoluta mancanza di chiarezza, l'habitat naturale per tutta una serie di personaggi in cerca di visibilità.

Quel poco che è dato di sapere assume sempre meno credibilità agli occhi dei sostenitori nerazzurri, oltre che dei tantissimi sportivi e appassionati di calcio che hanno provato a seguire un vero e proprio caso sportivo.

Nicola Canonico ha annunciato nel tardo pomeriggio di venerdì 27 luglio, attraverso un post su facebook (visibile a quei pochi utenti che non ha ancora bloccato), la sua partecipazione a una delle cordate interessate all'acquisizione del titolo di Serie D che la Federcalcio ha consegnato nelle mani del sindaco di Bari Antonio Decaro affinché il capoluogo pugliese potesse ripartire con una squadra (e una società solida) nella massima serie dilettantistica nazionale. Il gruppo di investitori e l'assetto dirigenziale sarebbe composto anche da alcuni ex calciatori biancorossi: Totò Lopez, il "cobra" Sandro Tovalieri, Pietro Maiellaro.

Le conseguenze di questo suo ennesimo tentativo di fare calcio a Bari potrebbero riguardare anche il Bisceglie, che, secondo alcune indiscrezioni, Canonico potrebbe cedere nel caso in cui dovesse giungergli un'offerta concreta. Eppure, nei giorni scorsi, Gianni Casella ha parlato chiaramente dell'esistenza di una manifestazione di interesse, inviata tramite pec, all'acquisto dell'intero pacchetto azionario dell'A. S: Bisceglie srl da parte di non meglio precisati imprenditori. Non c'è alcun dubbio sulla totale e assoluta buona fede di Casella, per il quale la squadra è un pezzo di cuore.

Gli interrogativi, a questo punto, sorgono spontanei: esiste o no una qualche forza economica decisa a rilevare il club? Se sì, per quale motivo non ha cercato, pur mantenendo l'anonimato, un modo di renderlo chiaro, magari dialettizzandosi coi media? Non sanno forse, costoro, dell'importanza di stabilire un rapporto di collaborazione coi giornalisti?
Canonico ha ricevuto oppure no la manifestazione di interesse alla quale si è riferito Casella?
Una persona o un gruppo eventualmente intenzionato, ora, ad affacciarsi per acquisire le quote del Bisceglie può farlo o no?
Per quale motivo Nicola Canonico ha bloccato su facebook alcuni giornalisti? Cosa crede di risolvere con questo atteggiamento?
Per quale motivo una presunta missiva di Canonico, divulgata da un suo legale, non è stata ancora girata a tutti i giornalisti? Solo una svista?
Perché tutti ma proprio tutti i protagonisti di questa storia sembrano aver paura di rispondere alle domande dei giornalisti e in particolare di alcuni che (a torto) ritengono nemici?
E se non hanno paura (come magari risponderanno dopo questo pezzo), perché non si fanno avanti per spiegare le cose a chi fa informazione per professione?

Poi dicono che la gente si allontana dal calcio...