«Sospendere A2 e B», Diaz tra le società firmatarie di una petizione

Il club presieduto da Giuseppe Cortellino si è rivolto alla Divisione calcio a 5

martedì 10 novembre 2020 14.00
C'è anche la firma di Giuseppe Cortellino, presidente della Diaz Bisceglie, fra quelle dei massimi dirigenti di undici società - nove delle quali pugliesi - partecipanti a campionati nazionali che si sono rivolti alla Divisione calcio a 5 chiedendo la sospensione dei tornei di Serie A2 e B.

La lettera aperta

«In seguito all'evolversi della situazione dell' emergenza sanitaria su tutto il territorio nazionale, considerato che:
- nelle prime 4 giornate di campionato si sono verificati tantissimi episodi di rinvio gare a causa della positività nei gruppi squadre di uno o più elementi;
- nella quarta giornata si sono verificati nuovi rinvii considerato che le formazioni per 10 giorni hanno dovuto osservare (dalla data della positività accertata) il periodo di quarantena del gruppo squadra;
- ci sono società che non hanno ancora disputato una sola partita;
- le squadre durante la quarantena non si allenano e pertanto alla ripresa rientrano con un periodo di "fermo" forzato che depaupera la forma fisica e inficia le prestazioni, oltre a generare un'attività ad intermittenza non sostenibile da atleti e società;
- se nel gruppo squadra ci sono almeno due positivi (per non parlare di casi di 3, 4 o più) e questi restano tali anche alla ripresa dell'attività, la squadra si ritrova a dover giocare con un roster completamente ridotto. Considerando che il 90% delle squadre fa ruotare mediamente 7/8 giocatori di movimento, l'assenza di 2/3 giocatori (o più) rende le squadre completamente impoverite. Questo anche in contrasto con i principi previsti dalle norme federali per quanto riguarda "la miglior formazione da schierare";
- nelle nostre categorie molti tesserati lavorano o studiano e hanno chiesto di potersi fermare per non mettere in pericolo i propri interessi principali;
- anche i tesserati delle squadre under (spesso minorenni), su indicazione dei loro genitori, stanno frequentemente disertando gli impegni;
- i campionati sono già falsati da troppi rinvii nonché da gare giocate non ad "armi pari", in quanto spesso una delle due squadre si è ritrovata a dover giocare con un numero non adeguato di elementi;
- lo sport da contatto è evidentemente un veicolo che alimenta il contagio e che comunque la diffusione della pandemia è in piena e costante crescita;
- anche la disputa delle gare a porte chiuse rende "meno visibile" il campionato ed è oggetto di disappunto degli sponsor che vedono lesa la pubblicità, la diffusione dei brand sponsorizzati etc;
- la chiusura e la restrizione subita da interi settori economici complementari allo svolgimento di lunghe trasferte rendono difficili gli spostamenti e le trasferte;
- e lunghe trasferte comportano lo stazionamento del gruppo squadra in mezzi di trasporto che non assicurano il contenimento del rischio contagio.

Siamo a chiedere di assumere provvedimenti che diano credibilità al proseguo di questa stagione e che potrebbero essere individuati anche nella sospensione dei campionati fino a che le autorità sanitarie segnalino un rientro dell'emergenza consentano una ripresa in totale sicurezza».

La comunicazione è stata firmata, oltre che da Cortellino, anche dai presidenti di Atletico Cassano, Futsal Capurso, Virtus Rutigliano, Aquile Molfetta, Barletta, Bitonto Futsal Club, Canosa, Sammichele, Città di Potenza e Mirto.