60 mila assistenti civici per i Comuni, in arrivo bando on line

Nota congiunta del ministro Boccia e del presidente Anci Decaro

lunedì 25 maggio 2020
Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e il presidente dell'Anci Antonio Decaro hanno annunciato, attraverso un comunicato congiunta, l'imminente lancio di un avviso per il reclutamento di 60 mila assistenti civici attraverso le piattaforme della Protezione Civile.

«Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali; saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell'emergenza dalla Protezione civile, che indicherò alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale, e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione» hanno spiegato il biscegliese, componente del Governo Conte e il sindaco di Bari.

«Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità: c'è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città» ha aggiunto Boccia. GI Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli 'assistenti civici' per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico» ha rimarcato.

«Sono stati i volontari, con noi amministratori, a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown» ha puntualizzato Decaro. «È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità».