Accordo Governo-Cei, celebrazioni in concorso di popolo da lunedì 18 maggio

I fedeli dovranno rispettare alcune misure di sicurezza. Prevista l'igienizzazione dei luoghi e degli oggetti all'interno delle chiese

venerdì 8 maggio 2020 00.00
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'interno Luciana Lamorgese hanno sottoscritto col presidente della Conferenza episcopale italiana Cardinale Gualtiero Bassetti il protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni eucaristiche in concorso di popolo su tutto il territorio italiano.

Il documento è stato firmato nella mattinata di giovedì 7 maggio. Le nuove misure saranno in vigore da lunedì 18 maggio.
Tornerà perciò possibile, per i fedeli, assistere agli eventi liturgici, pur nel rispetto di alcune misure di sicurezza, dell'igienizzazione dei luoghi e degli oggetti, delle le attenzioni da osservare nei sacramenti.

«Nel predisporre il testo si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale» ha fatto sapere la Cei.

«Le misure di sicurezza previste nel testo esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la Cei per il sostegno morale e materiale che sta dando all'intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese» ha commentato il premier Giuseppe Conte.

«Fin dall'inizio abbiamo lavorato per giungere a questo protocollo: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre confessioni religiose» ha precisato il ministro Luciana Lamorgese.

Le nuove norme saranno inviate presto alle 26 mila parrocchie italiane. Secondo quanto emerso sarà obbligatorio indossare la mascherina all'interno delle chiese per tutta la durata delle celebrazioni, la comunione sarà consegnata nelle mani del fedele, non sarà effettuato il classico segno di pace della stretta di mano e non sarà possibile sostare sul sagrato.