Alessandro Di Gregorio scrive a Carlo Bruni: «Lavoriamo insieme per sensibilizzare alla cultura dell'ambiente»

Il presidente di Legambiente al direttore di sistemaGaribaldi: «Confidiamo nella sua volontà di migliorare questa nostra città»

giovedì 11 marzo 2021 20.45
A cura di Alessandro Di Gregorio
La lettera inviata a BisceglieViva da Carlo Bruni, direttore di sistemaGaribaldi, riguardo il rapporto tra la comunità biscegliese e le questioni della tutela del paesaggio a margine della vicenda del sequestro di un'area demaniale avvenuto sabato 7 marzo da parte della Guardia Costiera su disposizione della Procura della Repubblica di Trani (link), ha suscitato reazioni e innescato un dibattito sui temi ambientali.

Alessandro Di Gregorio, presidente di Legambiente Bisceglie, ha inteso replicare a Bruni attraverso BisceglieViva, rimarcando le attività svolte dal circolo e invitando il direttore di sistemaGaribaldi a cooperare per sensibilizzare l'opinione pubblica e dar vita ad azioni sinergiche di sensibilizzazione della collettività.

Gentile direttore Bruni,
abbiamo letto con vivo interesse il suo accorato appello apparso su BisceglieViva e condiviso le sue riflessioni: a Bisceglie non vediamo un gruppo politico in grado di avviare una discussione, una progettualità, un'inversione di tendenza in favore dell'ambiente, dello sviluppo sostenibile.
Abbiamo più volte offerto a questa amministrazione e non solo a essa, la disponibilità a un lavoro comune per il bene della città e dell'ambiente. Tutto inutile.
Inutile perché nessuno crediamo abbia il coraggio, la lungimiranza e, me lo consenta, conoscenze e maturità politica per "scommettere" sull'ambiente.
Quando scrivo nessuno, mi riferisco a tutti, cittadini compresi, perché quella cultura dell'ambiente manca a Bisceglie ed è una carenza cronica.

A essere sinceri, però, non tutti i cittadini sono insensibili e indifferenti: basta scorrere i nostri post e leggerne i commenti ma anche vedere le reazioni ai nostri articoli per notare che qualcosa si muove.
Certo direttore, perché per fortuna c'è qualcuno che ha a cuore la nostra città e ci segnala le cose sulle quali ha dubbi e perplessità o domande da fare.
E noi interveniamo, sempre.

Come abbiamo fatto per il verde, il sistema rifiuti, gli scarichi a mare dell'Aqp, la cementificazione, la riduzione di suolo, il Pantano, la maglia 165 e persino per la questione cui si riferisce nel suo appello. La nostra richiesta di verifica, inoltrata anche e non solo alla Capitaneria di Porto di Barletta, ha sortito, forse al fianco di altre segnalazioni (ma non lo sappiamo), il provvedimento di sequestro.

Ci fa specie che lei sostenga che non si muove nulla a Bisceglie o che nessuno si sia mobilitato sulla questione. Noi sì, e con la tempestività che le verifiche preventive (assolutamente importanti) che il caso imponeva.
Non possiamo riferire, perché coperte da indagini della magistratura, delle altre attività di segnalazione e denuncia in cui siamo impegnati o della fiducia che privati cittadini ripongono in noi, fornendoci materiale importantissimo per le nostre attività.
Non un plebiscito, certo, ma un segnale che le cose stiano cambiando.

E allora rivolgo a lei l'invito che giorni fa ho rivolto (invano) a un sedicente consigliere di non so cosa: lavoriamo insieme, mettiamo insieme le risorse, le idee, le conoscenze, le opportunità per "aprire" agli altri. Per far loro conoscere e comprende le innumerevoli opportunità di sviluppo che l'ambiente offre.

Poi staremo a vedere se e chi, tra i politici e gli amministratori, avrà l'umiltà, la lungimiranza e l'intelligenza politica di sedersi a un comune tavolo di studio e lavoro per pensare il futuro di questa città martoriata dal pressapochismo e dalla pochezza (anche politica, ahinoi).
La conosciamo e confidiamo nella sua volontà di migliorare questa nostra città.
Buon lavoro»