Autismo, impariamo a conoscere "Pablo"
Un cartone in onda su Rai Yoyo. Il commento di Raffaella Caifasso di Con.te.sto: «Formare gli adulti di domani è essenziale per accrescere la consapevolezza sul tema»
sabato 6 marzo 2021
I cartoni animati possono essere anche educativi e raccontare quanto sia fondamentale la conoscenza e una maggiore consapevolezza su temi importanti. Uno di questi è senza dubbio l'autismo. È in onda tutti i giorni su Rai Yoyo "Pablo", produzione di enorme valore sociale che ha recentemente conquistato una nomination ai Bafta, il riconoscimento britannico che premia le opere televisive, interattive o cinematografiche dell'ultimo anno.
«In molti mi hanno chiesto come mai non avessi ancora commentato la notizia della messa in onda di questo cartone con protagonista un bambino con autismo, appassionato di disegno: la verità è che ho desiderato seguire almeno una puntata per giudicare» ha spiegato a BisceglieViva Raffaella Caifasso, presidente dell'organizzazione di volontariato Con.Te.Sto OdV.
«Pablo affronta le sfide di ogni giorno con la fantasia. I cartoni rappresentano il suo mondo nel quale ci troviamo catapultati ogni volta che una sfida gli si propone. I disegni animati sono molto semplici e si evince l'intenzione di favorire l'interiorizzazione anche da parte di un bambino molto piccolo. Questo è l'aspetto che mi ha più colpito, il poter arrivare anche ai più piccini, perché andremmo educati fin da subito alla diversità e alla sua accettazione, a comprendere che ci sono persone che vivono una condizione diversa dalla nostra. Se si educano i cittadini di domani è più facile creare percorsi per l'inclusione per le persone autistiche adulte».
Qual è la situazione, al momento, sul territorio?
È ancora difficile tracciare quei percorsi cui mi riferivo. Qualcosa si sta muovendo in tal senso nella Bat, attraverso il protocollo Trani autism friendly, fortemente voluto dall'amministrazione comunale di Trani sulla spinta del vicesindaco Fabrizio Ferrante: un protocollo, che partendo dalla formazione delle attività aderenti all'accoglienza delle persone autistiche, si è spinto fino ad ottenere un importante accordo con il gruppo Megamark per l'inserimento lavorativo. Un traguardo importantissimo e inaspettato, dovuto soprattutto al fatto che Ferrante, prima di ogni cosa, è un papà speciale.
Diventa importante, perciò, incrementare le opportunità di sensibilizzazione alla consapevolezza...
Non in tutte le città c'è questa spinta nel vedere la diversità come risorsa: spesso e volentieri ci si limita al mero assistenzialismo. Ben vengano quindi cartoni come "Pablo" che invitano a riflettere e forse potranno toccare le coscienze di futuri amministratori, e che per il momento ci permette almeno di parlarne.
«In molti mi hanno chiesto come mai non avessi ancora commentato la notizia della messa in onda di questo cartone con protagonista un bambino con autismo, appassionato di disegno: la verità è che ho desiderato seguire almeno una puntata per giudicare» ha spiegato a BisceglieViva Raffaella Caifasso, presidente dell'organizzazione di volontariato Con.Te.Sto OdV.
«Pablo affronta le sfide di ogni giorno con la fantasia. I cartoni rappresentano il suo mondo nel quale ci troviamo catapultati ogni volta che una sfida gli si propone. I disegni animati sono molto semplici e si evince l'intenzione di favorire l'interiorizzazione anche da parte di un bambino molto piccolo. Questo è l'aspetto che mi ha più colpito, il poter arrivare anche ai più piccini, perché andremmo educati fin da subito alla diversità e alla sua accettazione, a comprendere che ci sono persone che vivono una condizione diversa dalla nostra. Se si educano i cittadini di domani è più facile creare percorsi per l'inclusione per le persone autistiche adulte».
Qual è la situazione, al momento, sul territorio?
È ancora difficile tracciare quei percorsi cui mi riferivo. Qualcosa si sta muovendo in tal senso nella Bat, attraverso il protocollo Trani autism friendly, fortemente voluto dall'amministrazione comunale di Trani sulla spinta del vicesindaco Fabrizio Ferrante: un protocollo, che partendo dalla formazione delle attività aderenti all'accoglienza delle persone autistiche, si è spinto fino ad ottenere un importante accordo con il gruppo Megamark per l'inserimento lavorativo. Un traguardo importantissimo e inaspettato, dovuto soprattutto al fatto che Ferrante, prima di ogni cosa, è un papà speciale.
Diventa importante, perciò, incrementare le opportunità di sensibilizzazione alla consapevolezza...
Non in tutte le città c'è questa spinta nel vedere la diversità come risorsa: spesso e volentieri ci si limita al mero assistenzialismo. Ben vengano quindi cartoni come "Pablo" che invitano a riflettere e forse potranno toccare le coscienze di futuri amministratori, e che per il momento ci permette almeno di parlarne.