Bisceglie "Dementia friendly", un altro passo in avanti
Massiccia partecipazione al corso di formazione rivolto ai commercianti su impulso dell'associazione Alzheimer Bari
lunedì 26 ottobre 2020
Bisceglie comunità "Dementia friendly" significa poter incidere in modo positivo sulla vita delle persone con demenza e dei loro familiari, sottoposti ad un carico fisico ed emotivo difficile da sostenere da soli. Significa migliorarne le condizioni nei piccoli gesti e nelle possibilità quotidiane, consentire loro di avere spazi di piacevolezza pur in presenza di una diagnosi così pesante.
Queste le ragioni per cui, nell'ambito delle attività formative previste dall'iniziativa, martedì 20 e mercoledì 21 ottobre si è tenuto un corso di formazione gratuito rivolto ai commercianti di alimenti e bevande e ai gestori di pubblici esercizi, promosso all'interno degli spazi di Universo Salute Opera Don Uva dall'associazione Alzheimer Bari in collaborazione con Assolocali Bisceglie.
Coi commercianti è stato condiviso, in un'ottica comunitaria, come accogliere e comunicare con una persona affetta da demenza, tenendo conto delle sue difficoltà; come rispondere meglio alle esigenze delle famiglie che gestiscono questa problematica, spesso costrette ad uscire il meno possibile e che raramente si sentono libere di frequentare esercizi pubblici e la cui qualità di vita può migliorare sensibilmente tramite un'accoglienza specifica, basata sulla preparazione e l'apertura emotiva dei commercianti formati.
La comunità dei commercianti biscegliesi si è dimostrata sensibile, attenta e pronta al tema, aprendo un ulteriore spazio di crescita per la città, pur in un periodo di difficoltà come quello attuale.
Diversi i titolari e i dipendenti dei locali che hanno partecipato all'iniziativa e si sono formati sul tema sono: Copa Pan, Il Piccolo Giardino, Trattoria Nonna Maria, Strit Strit, L'Altro Buco, Pizzeria La Fontana, Ferus, Fermata Facoltativa, Mangiafuoco, Glam' House; le famiglie con persone con demenza che dovessero decidere di prenotare un tavolo in questi locali, avrebbero la priorità nel sedersi, poiché la gestione dei tempi d'attesa ed i disturbi comportamentali correlati sono una delle problematiche che spingono le famiglie a non approcciarsi ad una cena o ad un pranzo fuori per timore di vivere un'esperienza imbarazzante.
Da piccoli passi come questo, può nascere una realtà sempre più aperta ed accogliente, pronta a farsi carico dei più deboli e a sostenerli nelle loro difficoltà, cosa che auspichiamo per la nostra città.
Queste le ragioni per cui, nell'ambito delle attività formative previste dall'iniziativa, martedì 20 e mercoledì 21 ottobre si è tenuto un corso di formazione gratuito rivolto ai commercianti di alimenti e bevande e ai gestori di pubblici esercizi, promosso all'interno degli spazi di Universo Salute Opera Don Uva dall'associazione Alzheimer Bari in collaborazione con Assolocali Bisceglie.
Coi commercianti è stato condiviso, in un'ottica comunitaria, come accogliere e comunicare con una persona affetta da demenza, tenendo conto delle sue difficoltà; come rispondere meglio alle esigenze delle famiglie che gestiscono questa problematica, spesso costrette ad uscire il meno possibile e che raramente si sentono libere di frequentare esercizi pubblici e la cui qualità di vita può migliorare sensibilmente tramite un'accoglienza specifica, basata sulla preparazione e l'apertura emotiva dei commercianti formati.
La comunità dei commercianti biscegliesi si è dimostrata sensibile, attenta e pronta al tema, aprendo un ulteriore spazio di crescita per la città, pur in un periodo di difficoltà come quello attuale.
Diversi i titolari e i dipendenti dei locali che hanno partecipato all'iniziativa e si sono formati sul tema sono: Copa Pan, Il Piccolo Giardino, Trattoria Nonna Maria, Strit Strit, L'Altro Buco, Pizzeria La Fontana, Ferus, Fermata Facoltativa, Mangiafuoco, Glam' House; le famiglie con persone con demenza che dovessero decidere di prenotare un tavolo in questi locali, avrebbero la priorità nel sedersi, poiché la gestione dei tempi d'attesa ed i disturbi comportamentali correlati sono una delle problematiche che spingono le famiglie a non approcciarsi ad una cena o ad un pranzo fuori per timore di vivere un'esperienza imbarazzante.
Da piccoli passi come questo, può nascere una realtà sempre più aperta ed accogliente, pronta a farsi carico dei più deboli e a sostenerli nelle loro difficoltà, cosa che auspichiamo per la nostra città.