Bisceglie in zona arancione, ristori in tempi brevi per i pubblici esercizi

La Camera di Commercio di Bari erogherà il contributo regionale su dati forniti dall'Agenzia delle entrate. La soddisfazione di Confcommercio

venerdì 11 dicembre 2020
I ristori per i pubblici esercizi, che rientrano nella zona arancione della Puglia, ammonteranno al 5% del volume d'affari del 2019. È quanto emerso da una riunione tenuta in Regione nel pomeriggio di giovedì 10 dicembre alla presenza delle associazioni di categoria, promossa dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, presidente del gruppo del Pd in consiglio regionale, a cui ha partecipato il capo di gabinetto del presidente, Michele Emiliano, Claudio Michele Stefanazzi. Sarà l'Agenzia delle entrate a fornire alla Camera di Commercio di Bari i dati necessari all'erogazione.

I tempi saranno brevi. Gli interessati dovranno far pervenire le richieste alla Camera di Commercio di Bari secondo modalità che a stretto giro saranno individuate e comunicate ai titolari delle pubbliche attività dei Comuni interessati, tra cui rientra anche Bisceglie.

Hanno partecipato al tavolo anche il vice presidente nazionale della Confcommercio Alessandro Ambrosi e il direttore della Confcommercio Bari-Bat Leo Carriera: «Soddisfatti del risultato raggiunto al tavolo regionale. I titolari di bar e ristoranti, e più in generale del settore food di questi 20 Comuni pugliesi, alcuni della Bat e altri del foggiano e della provincia di Bari, possono ricominciare a respirare dopo l'apnea di questi giorni e più in generale le difficoltà complessive che vivono da marzo scorso» hanno affermato.