Bruno Bug si aggiudica con Grizzly il trofeo Rap Scrauso 2025
Pubblico e giuria ammaliate dalle rime anni'90: «Traguardo fondamentale, prossimo obiettivo il Mic Tyson» ha raccontato il freestyler
mercoledì 20 agosto 2025
15.00
Il Mic Scrauso è uno dei contest nazionali più importanti nel panorama freestyle italiano. L'edizione 2025 si è svolta a Cassino lo scorso 9 agosto. A vincerla Bruno Bug, noto rapper e freestyler biscegliese in ex aequo con il freestyler torinese Grizzly.
«Il Mic Scrauso è sostanzialmente il contest street più grosso d'Italia, anche se definirlo street è un po' riduttivo, visto che l'ultima edizione contava più di mille spettatori ed un centinaio di partecipanti. È un po' la festa del freestyle italiano sia perché si tiene ad agosto, sia perché tutte le persone che fanno freestyle in Italia contano di esserci».
Dopo aver vissuto il contest partecipando nelle passate edizioni, quest'anno il freestyler ha deciso di esibirsi proponendo al pubblico qualcosa di originale: le rime anni '90, vale a dire rime non chiuse in modo pulito: «Si tratta di un tipo di rap che si faceva prima e che ha avuto i suoi capisaldi nei Sangue Misto e in Frankie hi-nrg. In pratica, piuttosto che chiudere le rime, si chiudono le consonanti dando maggiore importanza all'accento finale. La gente all'inizio non lo ha capito pienamente, ma è una tecnica che diverte ed infatti, con il passare del tempo siamo riusciti a portare dalla nostra il pubblico».
Il contest era organizzato a squadre, in particolare Bug ha condiviso il palco con il torinese Grizzly. Ben cinque i turni da passare per portare a casa la vittoria: dopo le selezioni iniziali, le persone partecipanti hanno dovuto confrontarsi nei quarti, poi in semifinale e finale e dopo in doppia finale, vale a dire 1vs1 come sfida conclusiva. Durante l'evento anche un tributo a Jesto, rapper romano morto quest'anno.
«Abbiamo passato le selezioni tra una sessantina di squadre. Dopo, nei quarti, abbiamo sfidato la coppia formata da Esisia e Mr Dice e quella di Ydrow e Gabs per poi confrontarci in semifinale con Kyn e Seccobbaby, vincitori delle passate edizioni del Mic Scrauso. Nella finale invece abbiamo sfidato Morbo e Tassi».
Dopo aver vinto la finale i due freestyler sono stati colti alla sprovvista dall'ultima e decisiva sfidata, l'uno contro uno: «Non sapevamo che questa dovesse essere l'ultima sfida e non è stato facile mantenere il morale alto sapendo di dover sfidare il proprio compagno di squadra, la persona assieme alla quale avevamo passato l'intero pomeriggio» ha raccontato Bug. L'intensa battle finale tra i due artisti ha sortito grande emozione sia da parte del pubblico che da parte della giuria, che si è divisa sull'esito della sfida, prima di decretare una vittoria in ex aequo per Grizzly e Bruno. Si tratta della prima vittoria pari merito nella storia del contest: «Nel corso degli anni ho notato che chi vince questa competizione è sempre chi porta un certo numero di affinità e di magia con il pubblico, caratteristiche di cui ho sempre avuto riscontro nelle persone che appunto hanno poi vinto il contest. Quest'anno c'è stato un momento in particolare durante il minuto funk a tema "rime anni 90", in cui ho percepito questa cosa in me stesso, di essere io a portare quella magia e a dialogare con il pubblico con le mie barre».
Un traguardo importantissimo per Bruno che già guarda alle prossime competizioni nazionali: «L'evento riflette il panorama freestyle, e a livello di brani e di pezzi non conto di proseguire su questa strada. Tuttavia essendo un titolo di caratura nazionale, ed essendo un titolo molto grosso, sicuramente mi infonde più fiducia in quello che faccio, in quelle che saranno le mie prossime esibizioni» ha dichiarato l'artista. «Il mio prossimo obiettivo è sicuramente il Mic Tyson oppure il Red Bull Frista, che sono gli unici due titoli nazionali che mi interessano al momento. Fino a quando non vincerò queste due battle non potrò abbassare il tiro e questa vittoria mi ha dato linfa vitale per farcela».
«Il Mic Scrauso è sostanzialmente il contest street più grosso d'Italia, anche se definirlo street è un po' riduttivo, visto che l'ultima edizione contava più di mille spettatori ed un centinaio di partecipanti. È un po' la festa del freestyle italiano sia perché si tiene ad agosto, sia perché tutte le persone che fanno freestyle in Italia contano di esserci».
Dopo aver vissuto il contest partecipando nelle passate edizioni, quest'anno il freestyler ha deciso di esibirsi proponendo al pubblico qualcosa di originale: le rime anni '90, vale a dire rime non chiuse in modo pulito: «Si tratta di un tipo di rap che si faceva prima e che ha avuto i suoi capisaldi nei Sangue Misto e in Frankie hi-nrg. In pratica, piuttosto che chiudere le rime, si chiudono le consonanti dando maggiore importanza all'accento finale. La gente all'inizio non lo ha capito pienamente, ma è una tecnica che diverte ed infatti, con il passare del tempo siamo riusciti a portare dalla nostra il pubblico».
Il contest era organizzato a squadre, in particolare Bug ha condiviso il palco con il torinese Grizzly. Ben cinque i turni da passare per portare a casa la vittoria: dopo le selezioni iniziali, le persone partecipanti hanno dovuto confrontarsi nei quarti, poi in semifinale e finale e dopo in doppia finale, vale a dire 1vs1 come sfida conclusiva. Durante l'evento anche un tributo a Jesto, rapper romano morto quest'anno.
«Abbiamo passato le selezioni tra una sessantina di squadre. Dopo, nei quarti, abbiamo sfidato la coppia formata da Esisia e Mr Dice e quella di Ydrow e Gabs per poi confrontarci in semifinale con Kyn e Seccobbaby, vincitori delle passate edizioni del Mic Scrauso. Nella finale invece abbiamo sfidato Morbo e Tassi».
Dopo aver vinto la finale i due freestyler sono stati colti alla sprovvista dall'ultima e decisiva sfidata, l'uno contro uno: «Non sapevamo che questa dovesse essere l'ultima sfida e non è stato facile mantenere il morale alto sapendo di dover sfidare il proprio compagno di squadra, la persona assieme alla quale avevamo passato l'intero pomeriggio» ha raccontato Bug. L'intensa battle finale tra i due artisti ha sortito grande emozione sia da parte del pubblico che da parte della giuria, che si è divisa sull'esito della sfida, prima di decretare una vittoria in ex aequo per Grizzly e Bruno. Si tratta della prima vittoria pari merito nella storia del contest: «Nel corso degli anni ho notato che chi vince questa competizione è sempre chi porta un certo numero di affinità e di magia con il pubblico, caratteristiche di cui ho sempre avuto riscontro nelle persone che appunto hanno poi vinto il contest. Quest'anno c'è stato un momento in particolare durante il minuto funk a tema "rime anni 90", in cui ho percepito questa cosa in me stesso, di essere io a portare quella magia e a dialogare con il pubblico con le mie barre».
Un traguardo importantissimo per Bruno che già guarda alle prossime competizioni nazionali: «L'evento riflette il panorama freestyle, e a livello di brani e di pezzi non conto di proseguire su questa strada. Tuttavia essendo un titolo di caratura nazionale, ed essendo un titolo molto grosso, sicuramente mi infonde più fiducia in quello che faccio, in quelle che saranno le mie prossime esibizioni» ha dichiarato l'artista. «Il mio prossimo obiettivo è sicuramente il Mic Tyson oppure il Red Bull Frista, che sono gli unici due titoli nazionali che mi interessano al momento. Fino a quando non vincerò queste due battle non potrò abbassare il tiro e questa vittoria mi ha dato linfa vitale per farcela».