C'era una volta la piscina comunale di Bisceglie

Regione pronta a distribuire contributi per le strutture penalizzate dal Covid, ma l'impianto di via degli Aragonesi è chiuso da anni

venerdì 15 ottobre 2021 0.12
A cura di Vito Troilo
L'unico riferimento a Bisceglie non può che riempire d'orgoglio: Elena Di Liddo rappresenta lo spirito operoso, tenace e il volto migliore della città. L'assessore allo sport della Regione Puglia Raffaele Piemontese, l'ha citata in una nota diffusa al fine di presentare un pacchetto di misure (per l'importo complessivo di 350 mila euro) destinate a sostenere sotto forma di contributi associazioni e società sportive di nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, nuoto in acque libere e nuoto per salvamento le cui piscine di riferimento sono state chiuse a lungo o sottoposte alle misure restrittive introdotte per fronteggiare l'emergenza Covid.

Una boccata d'ossigeno attesa dalle 60 società pugliesi affiliate alla Federnuoto, che potranno presentare istanza tramite pec fino al prossimo 15 novembre. E qui il pensiero non può non correre (o nuotare, in questo caso) alla situazione biscegliese: la piscina comunale di via degli Aragonesi è malinconicamente inattiva da troppo tempo e la struttura versa in condizioni che, a distanza di mesi dalle ultime testimonianze rese dai vari esponenti politici di opposizione recatisi per dei sopralluoghi, difficilmente potrebbero essere migliorate. Bisceglie rimane perciò nei riferimenti alle imprese sportive dei suoi campioni: quanto all'efficienza delle strutture, pare di assistere al classico rovescio della medaglia. L'unica consolazione, pensando ai tanti giovani biscegliesi praticanti di sport acquatici che proseguono la loro attività in quell'impianto, è immaginare che la piscina gestita dalla Netium dell'ottimo Lorenc Feleqi a Giovinazzo possa beneficiare - con pieno merito - di una parte di quei contributi. Chissà quando si potrà tornare a ragionare di una piscina aperta, funzionale e funzionante nella città che ha appena celebrato una nuotatrice quale sua prima figlia in gara alle Olimpiadi.