Campionati italiani della pizza: un successo che meritava più attenzione mediatica

Vitantonio Cassandra, Daniele Liberti, Francesco Lattanzio e Francesco Sisca i nuovi campioni italiani

mercoledì 7 giugno 2017 8.23
A cura di Serena Ferrara
Meritavano probabilmente più attenzione mediatica, perché quello che sono riusciti a fare non è affatto di poco conto. Mettere insieme decine di sponsor e spostare 60 squadre di pizzaioli per una intera giornata e portarli sul porto di Bisceglie, come ha fatto l'Associazione Pizzaioli Professionisti martedì 6 giugno, vuol dire avere un appeal e un'influenza sul comparto importante.

La quarta edizione dei campionati italiani di pizza, che il presidente dell'APP fondata nel 2009 Luigi Stamerra vuole itineranti, si è svolta a Bisceglie per una serie di motivi: «Il posto - per Stamerra - è meraviglioso e la cornice del porto ideale, l'accoglienza pure. Poi la Puglia è terra di grandi pizzaioli. Volevamo che fosse un evento diverso e ci siamo riusciti, attirando l'attenzione dei curiosi su quello che in genere si dà per scontato: la professionalità del pizzaiolo. In genere è ancora considerato la ruota di scorta della ristorazione, eppure gli si chiede tanto studio, impasti perfetti, originalità, rispetto della tradizione, qualità tecnica e degli ingredienti. Oggi l'improvvisazione non paga».
L'evento è stato promosso da Comune di Bisceglie e Confcommercio Bisceglie.

Più che una competizione, quella andata in scena sul porto turistico è stata una vera e propria festa degli associati (300 in Italia, 10 a Bisceglie, selezionati secondo criteri etici e requisiti professionali), che, sotto la conduzione magistrale di Antonio Rosselli dell'agenzia FROG, tra loro hanno collaborato, scambiandosi consigli e supportandosi a vicenda per tutta la durata (oltre otto ore) della competizione.
In gara, con il supporto dello staff APP, pizzaioli da Puglia, Calabria, Campania, Toscana, Basilicata e Lazio, che con entusiasmo si sono cimentati nella preparazione di pizze ed impasti di grande gusto e fantasia per sorprendere la giuria (Giacomo Giancaspro, Sandro Romano, Nunzia Bellomo, Antonella Cascione, Padre Francesco, Carlo Sacco e il buon Fabio Di Credico) e l'ospite a sorpresa: il popolare conduttore televisivo Alessandro Di Pietro.

Quattro le categorie in concorso: senza glutine, dessert, alternativa e classica.
Ad aggiudicarsi il titolo di campione d'Italia per la categoria dedicata a celiaci e intolleranti, è stato Vitantonio Cassandra (al secondo e terzo posto Pierpaolo Musardo e Francesco Sisca), mentre nella bizzarra competizione per la migliore pizza dessert d'Italia ha trionfato il leccese Daniele Liberti (sul podio, in ordine di arrivo, anche Francesco Montepelao e Luigi Pitti). Tra le pizze realizzate con impasti alternativi, la più buona d'Italia è quella Francesco Lattanzio, anche se non sfigurano quelle del Liberti (vicecampione italiano) e Mario Capurso (al terzo posto). Più combattuta la categoria "classica", cui ha deciso di partecipare il più alto numero di pizzaioli. A strappare il titolo di campione d'Italia, il calabrese Francesco Sisca, seguito da Pantaleo Montarone e Giuseppe Vizzino. Il premio della critica è andato invece al pizzaiolo Dolo de Lio, mentre quello per le tecniche di cottura a Marcello De Vitis.

A Bisceglie tutti loro hanno dedicato passione e talento, fiducia nelle opportunità turistiche della città, una festa benefica a fine gara e una curiosa specialità a base dolce: una pizza - cheescake alle ciliegie guarnita di piccoli sospiri, in omaggio alla tradizione locale più identitaria. Da ora e per sempre sarà la "pizza Bisceglie": un nuovo brand che toccherà ai tanti maestri della lievitazione locale imparare a sfruttare.
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