Cessione Casa Divina Provvidenza, la Cisl chiede chiarezza al commissario: «Basta notizie apprese da stampa e tv»

Il segretario Antonio Amoruso chiede un incontro formale urgente

martedì 18 aprile 2017 8.26
A cura di Serena Ferrara
Chiedono chiarimenti formali e informali, per capire cosa stia accadendo dietro le quinte e avere certezze in merito al futuro del personale dipendente.
I rappresentanti sindacali CISL FPS della Casa divina Provvidenza, guidati dal segretario aziendale Antonio Amoruso, hanno scritto al commissario straordinario Bartolo Cozzoli il 14 aprile, per ricevere chiarimenti urgenti sull'accordo sottoscritto il 9 febbraio scorso presso il Ministero del Lavoro, circa la cessione delle tre sedi della Casa Divina Provvidenza al gruppo Universo Salute.
Al Commissario contestano ancora presunti incontri singoli con i rappresentati dei diversi sindacati, piuttosto che riunioni congiunte con tutte le segreterie. Incontri in cui si sarebbero forniti solo ad alcuni notizie rilevanti in merito all'evoluzione della cessione, che al resto dei lavoratori sono giunte solo di seconda mano.
«Si continua a registrare da organi di informazione - spiega Amoruso - notizie sui tempi e modi della vendita provenienti da incontri formali e informali avuti dal commissario con le diverse organizzazioni sindacali. Apprendiamo dagli organi di stampa, del 13 aprile, che il Commissario Straordinario ha comunicato alle parti sociali la fine della gestione controllata e garantito che le somme del contratto di solidarietà saranno pagate entro il mese di maggio».
Di qui la necessità di un incontro chiarificatore, che Amoruso, a nome di tutti i dipendenti chiede in via ufficiale al commissario.
«Questa organizzazione sindacale ha sempre sollecitato, anche di recente tramite i livelli ragionali e nazionali, gli organi competenti deputati a concludere la procedure sul contratto di solidarietà. Poiché non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale e non intendiamo alimentare inutili confusioni nel personale dipendente, vi chiediamo di fare chiarezza in merito alle dichiarazioni di cui sopra, augurandoci che le notizie apprese corrispondano al vero, nell'interesse di tutti i lavoratori».