Circo Bellucci, Bisceglie protesta per il maltrattamento degli animali: «Questo non può essere divertimento»
Una nuova ondata anti-circhi ha investito la città in occasione del Circo previsto a Bisceglie sino al 29 settembre
domenica 28 settembre 2025
16.50
Bisceglie ospiterà dal 19 al 29 settembre 2025 il Circo Bellucci, diretto da Emidio Bellucci, che porterà in scena uno spettacolo indirizzato ad adulti e bambini. Numerosi i performer, anche di fama internazionale, che sfileranno durante le diverse esibizioni in programma. Molti anche gli animali che parteciperanno allo show: tigri, leoni, coccodrilli, cavalli, lama, elefanti e persino pony. Ma le protagoniste dei diversi spettacoli saranno senza dubbio le tigri. «Le vere regine del circo? Le tigri esotiche, una bianca e una rosa» scrivono sull'account ufficiale del Bellucci, specificando che si tratta dell'unico circo in Italia ad avere l'esclusiva della tigre rosa.
Non ha tardato ad arrivare la reazione da parte della cittadinanza biscegliese: dai privati a movimenti di cittadini partiti dal basso schierati contro il circo degli animali, secondo cui quello che per molti è un divertimento, per gli animali stessi è solo una crudele tortura. In particolare proprio per domenica pomeriggio, attorno alle 18.00 sarebbe previsto un presidio nei pressi del circo stesso organizzato da un gruppo di cittadini e cittadine che hanno immediatamente sentito l'esigenza di attivarsi.
«Si tratta di un presidio organizzato da persone sensibili alla causa con l'obiettivo di sensibilizzare sulla tutela degli animali e su ciò che sono costretti a vivere a causa del circo. Tigri, leoni, elefanti e giraffe non meritano di vivere in questo ambiente, stando in uno spazio circoscritto, continuamente sovrastimolati da luci e musiche ad alto volume, circondati costantemente da persone. Questi spazi non sono fatti neanche per l'uomo, figuriamoci per un animale selvatico - ha dichiarato Chiara, tra le persone organizzatrici della manifestazione -. Anche semplicemente il continuo spostamento è problematico: l'animale è continuamente sottoposto a cambiamenti repentini di luoghi e condizioni ambientali, cosa che sicuramente non ne assicura il benessere fisico, soprattutto per quegli animali che dovrebbero trovarsi in natura a temperature decisamente differenti da quelle biscegliesi in uno spazio sicuramente più ampio».
«Il circo rappresenta una palese ridicolizzazione dell'animale, ma la cosa su cui dovremmo soffermarci a riflettere è l'impatto che questo "divertimento" potrebbe avere sull'educazione dei bambini che secondo la logica del circo, sono i primi utenti a cui gli spettacoli sono indirizzati, che si abituano a credere che la tigre o il leone siano animali da spettacolo e che sia per così dire normale vederli in queste circostanze a vivere in questo modo. Si tratta di non voler prendere atto delle nostre responsabilità: siamo convinti che tutto possa o debba girare attorno all'essere umano. Noi tutti viviamo in un mondo basato sull'antropocentrismo che non dà spazio a tutte le altre forme di vita di vivere liberamente, mentre dovrebbe essere scontato il bisogno di tutti gli esseri viventi di vivere liberamente» ha poi concluso.
Tempestivo anche l'intervento del privato cittadino Tommy Di Pinto che in una nota ha ricordato il suo impegno per la causa: «Esattamente un anno fa presentavo a mezzo PEC una proposta formale al Sindaco, al Vicesindaco, agli Assessori competenti e a tutti i consiglieri comunali per chiedere un atto di civiltà: vietare l'attendamento dei circhi con animali nella nostra città. Questa sottolineava come non possa esserci divertimento nella sofferenza di esseri viventi inermi. Da allora, tutto tace - prosegue nella nota -. La mia proposta è sul tavolo: è ora che la politica dia una risposta».
Non ha tardato ad arrivare la reazione da parte della cittadinanza biscegliese: dai privati a movimenti di cittadini partiti dal basso schierati contro il circo degli animali, secondo cui quello che per molti è un divertimento, per gli animali stessi è solo una crudele tortura. In particolare proprio per domenica pomeriggio, attorno alle 18.00 sarebbe previsto un presidio nei pressi del circo stesso organizzato da un gruppo di cittadini e cittadine che hanno immediatamente sentito l'esigenza di attivarsi.
«Si tratta di un presidio organizzato da persone sensibili alla causa con l'obiettivo di sensibilizzare sulla tutela degli animali e su ciò che sono costretti a vivere a causa del circo. Tigri, leoni, elefanti e giraffe non meritano di vivere in questo ambiente, stando in uno spazio circoscritto, continuamente sovrastimolati da luci e musiche ad alto volume, circondati costantemente da persone. Questi spazi non sono fatti neanche per l'uomo, figuriamoci per un animale selvatico - ha dichiarato Chiara, tra le persone organizzatrici della manifestazione -. Anche semplicemente il continuo spostamento è problematico: l'animale è continuamente sottoposto a cambiamenti repentini di luoghi e condizioni ambientali, cosa che sicuramente non ne assicura il benessere fisico, soprattutto per quegli animali che dovrebbero trovarsi in natura a temperature decisamente differenti da quelle biscegliesi in uno spazio sicuramente più ampio».
«Il circo rappresenta una palese ridicolizzazione dell'animale, ma la cosa su cui dovremmo soffermarci a riflettere è l'impatto che questo "divertimento" potrebbe avere sull'educazione dei bambini che secondo la logica del circo, sono i primi utenti a cui gli spettacoli sono indirizzati, che si abituano a credere che la tigre o il leone siano animali da spettacolo e che sia per così dire normale vederli in queste circostanze a vivere in questo modo. Si tratta di non voler prendere atto delle nostre responsabilità: siamo convinti che tutto possa o debba girare attorno all'essere umano. Noi tutti viviamo in un mondo basato sull'antropocentrismo che non dà spazio a tutte le altre forme di vita di vivere liberamente, mentre dovrebbe essere scontato il bisogno di tutti gli esseri viventi di vivere liberamente» ha poi concluso.
Tempestivo anche l'intervento del privato cittadino Tommy Di Pinto che in una nota ha ricordato il suo impegno per la causa: «Esattamente un anno fa presentavo a mezzo PEC una proposta formale al Sindaco, al Vicesindaco, agli Assessori competenti e a tutti i consiglieri comunali per chiedere un atto di civiltà: vietare l'attendamento dei circhi con animali nella nostra città. Questa sottolineava come non possa esserci divertimento nella sofferenza di esseri viventi inermi. Da allora, tutto tace - prosegue nella nota -. La mia proposta è sul tavolo: è ora che la politica dia una risposta».