Disco verde per il bilancio consolidato

Consiglio comunale ancora una volta caratterizzato da ostruzionismi e perdite di tempo inutili

venerdì 28 settembre 2018 9.18
Un dibattito politico tanto pretestuoso quanto scialbo ha "animato", inutilmente, l'ennesima riunione del consiglio comunale confusa da qualcuno per una qualsiasi seduta psicanalitica nella quale provare a sfogare la frustrazione per i recenti rovesci elettorali.

Quattro punti all'ordine del giorno. La discussione si è arenata, a causa degli scontati tentativi di ostruzione di alcuni esponenti delle minoranze, sull'approvazione del bilancio consolidato 2017. Roba con la quale la maggioranza civica vincitrice della competizione amministrativa non ha alcun tipo di legame ma che occorre in ogni caso approvare come atto dovuto.

Nonostante ciò, i "lavori" (cominciati alle ore 17:45) si sono conclusi poco dopo le 21:00. E pensare che su uno dei punti non era neppure previsto il dibattito... E via lunghissimi minuti di ostruzionismo senza alcun tipo di utilità per gli interessi dei biscegliesi... Manfrine prive di senso che squalificano e mortificano la massima assise cittadina e inducono i giornalisti, per serietà e rispetto dei loro numerosi lettori, a non prestarsi più al gioco evitando di seguire consigli comunali resi inutili da questo tipo di atteggiamenti. Pronti a tornare solo quando qualcuno avrà deciso di darci un taglio e parlare di cose concrete, evitando di fare notte di proposito. I giornalisti hanno una vita ed è fuori dall'auditorium Santa Croce.

Il punto è stato approvato col voto favorevole della maggioranza, l'astensione del presidente del consiglio Casella e il no delle opposizioni. Spazio, nel corso della discussione, per una perentoria replica di Angelo Pedone, dirigente della ripartizione economica, all'indirizzo dell'ex sindaco Spina. Il tecnico, dopo aver ribadito che il bilancio consolidato ha un valore puramente conoscitivo (non è vincolante come un consuntivo o un bilancio di previsione e perciò discuterne per ore non serve a una mazza) si è tolto il sassolino dalla scarpa a proposito del debito accumulato col comune di Trani negli anni passati e saldato a seguito di indirizzo politico-amministrativo dell'assessore ai servizi sociali Roberta Rigante: «Quelle risorse destinate al Piano sociale di zona sono state sempre accantonate ma non si sono mai preparati gli atti preposti per impegnarle». Quanto affermato da Pedone meriterebbe un serio approfondimento politico.

Sono passati al vaglio dell'assemblea anche la modifica di una deliberazione precedente (del 1 agosto) e lo schema di convenzione per il servizio di tesoreria comunale, punti su cui le minoranze si sono astenute.