«Dov'è l'elenco ufficiale dei debiti fuori bilancio?»

Spina: «Costretto a rifare la richiesta per la seconda volta in pochi giorni»

venerdì 23 ottobre 2020
«Per la seconda volta in pochi giorni sono stato costretto a rifare una normale richiesta: quella di ricevere l'elenco dei debiti fuori bilancio ufficiali, certificati dal dirigente dell'area finanziaria e dai revisori dei conti, per poter valutare il bilancio sottoposto alla nostra attenzione dopo ormai 10 mesi dall'originaria scadenza legislativa.
Purtroppo giungono solo rassicurazioni sulla parola più che autorevole del dirigente (verba volant, carta canta), ma l'elenco dei debiti non esce e nessuno certifica la massa debitoria». Lo ha affermato il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.

«Ci risultavano 4 milioni nel mese di febbraio ma Angarano e la sua maggioranza consiliare attestarono a pena di falso che erano solo passività potenziali, che sarebbero potuti diventare debiti ma che non lo erano in quel momento. Dopo 6 mesi chiediamo solo se nel frattempo "Silvan-Angarano" abbia compiuto l'ennesima magia e siano spariti passività-debiti tutti insieme o se siano addirittura aumentati in questo periodo. La legge li obbliga a verificare e certificare, perché altrimenti verrebbe falsata la capacità di indebitamento del Comune e i mutui contratti da Angarano hanno già aggravato la situazione» ha aggiunto.

«La gente muore di fame e questi continuano ancora a mischiare le carte per far quadrare i conti, dopo aver interrotto ogni forma di sostegno a famiglie ed esercenti. Vedremo se dirigenti e revisori attesteranno per iscritto e non a parole l'esatto elenco dei debiti attuali. Siamo nelll'epoca della trasparenza e dell'accesso civico e Bisceglie non fornisce alcun elenco chiaro e serio di quelli che sono i debiti fuori bilancio emersi ad oggi» è il punto di vista dell'ex Sindaco.

«La corte dei Conti è stata informata della inquietante circostanza. Noi non molliamo sul diritto di conoscere la verità dei conti biscegliesi, coi cittadini che vedono cancellati inspiegabilmente rispetto al passato tutte le iniziative e i benefici pubblici e aumentate invece solo le tasse» ha concluso Spina.