In arrivo le belle giornate, come proteggersi dal sole? Lo spiega il dottor Giovanni Terzulli

Specialista in dermatologia e venereologia, biscegliese d'adozione, è attivo nel campo delle malattie causate dalla eccessiva esposizione al sole

sabato 6 aprile 2019
Con l'arrivo della primavera abbiamo già avuto un assaggio delle belle giornate che tanto desideriamo in questo periodo, ma dobbiamo ancora attendere la stagione estiva per goderne regolarmente. Più le giornate sono belle, maggiore è il desiderio di stare sempre più tempo all'aria aperta; ma purtroppo aumentano, conseguenzialmente, i rischi di esporsi in modo sbagliato.

Ne abbiamo parlato con il dottor Giovanni Terzulli, medico chirurgo, specialista in dermatologia e venereologia, al suo attivo una lunga esperienza professionale di oltre 20 anni. Il dottor Terzulli, biscegliese d'adozione, amante del mare dove vive praticamente la maggior parte del suo tempo libero, è tra l'altro particolarmente attivo nel campo dei nei e delle malattie causate dalla eccessiva esposizione al sole. «Estate ed abbronzatura rappresentano un binomio imprescindibile per la maggior parte delle persone. La pelle abbronzata dai caldi raggi dona un aspetto più sano e luminoso. Tuttavia, l'esposizione al sole può essere fonte di una serie di danni più o meno gravi per la salute della nostra pelle; per questa ragione occorre giocare di anticipo e prepararsi nel modo adeguato ad affrontare senza rischi la stagione estiva. In che modo? Partendo da una dieta sana ed equilibrata che possa fornire tutte le sostanze nutritive di cui l'organismo ha bisogno. Ma anche con un corretto uso degli integratori alimentari specifici per l'esposizione al sole, che anche se non possono compensare le cattive abitudini alimentari, possono tuttavia, se assunti almeno un mese prima e poi durante le vacanze, aiutare a difendere la pelle da foto-invecchiamento, stimolando la sintesi di nuova melanina. Questo, grazie alla presenza di alcune sostanze naturali, come il beta carotene (precursore della vitamina A che favorisce la produzione di melanina, pigmento naturale responsabile della colorazione scura della pelle esposta al sole) ed il licopene, ad esempio». «Ci sono dieci cibi che aiutano ad abbronzarsi di più:
- carote (hanno più beta carotene di altri alimenti);
- radicchio (contiene quasi la metà del beta carotene delle carote);
- albicocche (contengono beta carotene);
- cicoria e lattuga (contengono vitamina A);
- melone giallo (ricco di vitamina A);
- sedano (ricco di vitamina A e beta carotene);
- peperone (ricco di vitamina C);
- pomodori rossi (ricchi di licopene);
- pesche (ricche di vitamina C);
- ciliegie (ricche di beta carotene)». «La raccomandazione è quella di utilizzare sempre una protezione solare, quando ci si espone al sole, meglio ancora se tutto l'anno. Partendo dal presupposto che i raggi solari colpiscono sempre, anche in inverno, e che le protezioni devono contenere sia filtri Uvb che Uva, i più pericolosi perché entrano più in profondità nella pelle provocando maggiori danni, occorre prestare molta attenzione a due ingredienti in particolare: Oxibenzone e Retinylpalmitato, entrambi filtri chimici molto allergizzanti ed irritanti». «Quando compriamo un solare dobbiamo essere sicuri che non contengano appunto filtri chimici pericolosi. I solari non dovrebbero essere molto profumati e comunque non contenere estratti di agrumi o bergamotto che macchiano la pelle. La texture dovrebbe essere omogenea (sia crema che latte) ma comunque ben spalmabile, per poter applicare il prodotto in maniera uniforme. Gli spray solari vanno benissimo e sono facili da applicare, ma meno idratanti. Ci sono ottimi prodotti in commercio, che resistono all'acqua, e contengono principi attivi che proteggono il Dna cellulare dalle radiazioni Uv. I filtri più sicuri in assoluto sono quelli fisici come l'ossido di zinco ed il biossido di titanio con azione di schermo sui raggi Uv. Sono infatti consigliati per i bambini piccoli.

Quindi, buona estate a tutti, tempo permettendo».