Indagine sulla nomina di Spina a InnovaPuglia. L'ex sindaco: «Il parere Anac mi è favorevole»

Nuova indiscrezione giornalistica sul coinvolgimento dell'esponente Pd in un'inchiesta della Procura di Bari

martedì 26 febbraio 2019 13.57
L'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina sarebbe coinvolto in un'inchiesta della Procura di Bari riguardo la sua nomina a componente del consiglio d'amministrazione di InnovaPuglia, società della regione che gestisce la centrale unica degli appalti. L'indiscrezione è stata pubblicata da Massimiliano Scagliarini, giornalista del quotidiano "La gazzetta del mezzogiorno", nell'edizione di martedì 26 febbraio.

Secondo quanto contenuto nell'articolo, anche i magistrati del capoluogo, oltre che i giudici amministrativi della Corte dei Conti, avrebbero acquisito elementi inerenti gli atti che il 28 luglio del 2017 hanno preceduto la delibera di designazione del già primo cittadino biscegliese e di Alessandra Lopez in seno al Cda.

Scagliarini ha rilevato che i finanzieri, «su delega del pm Chiara Giordano», avrebbero «sequestrato negli uffici del gabinetto del governatore gli originali degli atti». L'indagine, con «ipotesi di reato di abuso d'ufficio e falso», sarebbe concentrata sull'ipotesi di inconferibilità dell'incarico nei confronti di Spina, in quanto ancora sindaco di Bisceglie all'epoca dei fatti.

«Il parere Anac parla chiaro e lo pubblico qui, di modo che l'attento Scagliarini possa verificare che per i componenti del consiglio di amministrazione che non siano presidente o amministratori delegati o direttori generali non sussiste alcuna inconferibilità» ha ribattuto l'esponente del Partito Democratico. «Come in passato per i quasi 15 articoli sulla pagina nazionale riguardo procedimenti a suo parere pendenti nei miei confronti (tutti archiviati), il giornalista potrà apprezzare anche questa volta il pedissequo rispetto delle norme di legge in vigore» ha aggiunto Spina, esprimendo apprezzamento «per la competenza e la puntualità posta in essere dai dirigenti e dai responsabili dell'anticorruzione della regione Puglia».

Lo stesso Scagliarini, nel suo articolo, ha fatto menzione del parere Anac, spiegando che «non è stato reperito agli atti» ma «sarebbe stato contenuto in una mail mai recapitata agli uffici regionali».