Italia Viva Bisceglie, costituito il comitato "Liberamente"

Sarà coordinato da Francesca Todisco. Temi principali dell'azione politica, le pari opportunità, la solidarietà e il contrasto alla violenza di genere

giovedì 14 maggio 2020 9.29
È stato costituito nei giorni scorsi il comitato "Liberamente" di Italia Viva Bisceglie, coordinato da Francesca Todisco. Temi principali dell'azione politica, le pari opportunità, la solidarietà e il contrasto alla violenza di genere.

«L'emergenza ha acceso i riflettori su diversi settori strategici, quali la violenza di genere, il terzo settore e le pari opportunità.
È doveroso ricordare la Convenzione di Istanbul, varata dal Consiglio d'Europa l'11 maggio del 2011: il suo fulcro è la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e contro la violenza domestica, e la conseguente protezione delle vittime di violenze» hanno spiegato i referenti del nuovo comitato.

«La Convenzione si fonda su quattro concetti: prevenzione, intesa come sradicamento degli stereotipi e modifica dei comportamenti; protezione per mezzo dell'adozione di misure legislative mettendo a disposizione delle vittime assistenza, consulenza legale e di supporto psicologico; repressione attraverso la criminalizzazione dei comportamenti violenti; intervento politico per inibire violenze. Secondo l'Istat il 93.4% dei casi di violenza alle donne avviene tra le mura domestiche» hanno aggiunto.

«Per tali ragioni intendiamo avvalerci delle risorse sul territorio di esperti nel settore che operano da decenni per prevenire o assistere vittime di tali ingiustizie. A nostra volta ci terremo a disposizione di coloro che operando in tale settore hanno bisogno di supporto pratico, per gli spazi, per i mezzi e per le risorse impiegate, e con le nostre comunità territoriali raccoglieremo idee e soluzioni per modifiche o migliorie da apportare» hanno sottolineato.

«Condividiamo le parole del ministro Bonetti: "La crisi sanitaria ci può dare un'opportunità straordinaria sul fronte educativo. Questo non è un fatto privato ma un impegno che dobbiamo assumerci in comunità. Questo vuol dire destinare adeguate risorse economiche a colmare il divario, ma anche a investire in politiche educative di supporto"» hanno concluso.