Ambiente 2.0 sporge denuncia contro ignoti per rogo di rifiuti

Esasperato, il gestore del servizio igiene urbana, si rivolge alle forze dell'ordine

sabato 15 luglio 2017 10.21
A cura di Serena Ferrara
Ambiente 2.0 ha sporto denuncia contro ignoti, esasperata da quel che sta accadendo nelle campagne a ridosso della città.
Alle 15:20 di venerdì 14 luglio il presidente del Consorzio Ambiente 2.0 Francesco Maltoni ha depositato presso la tenenza dei Carabinieri di Bisceglie un esposto-denuncia per chiedere l'intervento della Procura della repubblica presso il Tribunale di Trani.

Si tratta della logica conseguenza dello scontro di civiltà in atto a Bisceglie tra l'azienda incaricata dal comune di gestire il servizio di igiene urbana ed alcuni incivili che, oltre a non effettuare il conferimento differenziato dei rifiuti, arrivano a dar fuoco ai cumuli di rifiuti abbandonati ai bordi delle strade.

Le fototrappole, evidentemente, non bastano ad evitare un comportamento è di natura criminale, che attenta sia all'ambiente che alla salute dei cittadini.
L'esposto non è generico, ma contiene dati specifici per favorire l'accertamento dei fatti da parte degli inquirenti e soprattutto l'addebito delle responsabilità penali nei confronti di questi sconsiderati piromani.

«Tra le zone colpite da tale modalità di azione altamente pregiudizievole per l'ambiente – si legge nel documento consegnato in caserma – anche la zona limitrofa all'unità locale della società in via Stoccolma. Con riguardo alle altre zone della città quali via Crosta, via Finizia, via Mauro Contò, Lama di Macina, via Carrara del Carro, la società si è già attivata fornendo ed istallando un servizio di foto-trappole nei punti indicati dall'amministrazione comunale».

In particolare «in via Stoccolma già al momento in cui l'azienda ha preso in carico il servizio – prosegue l'esposto – erano presenti mucchi di rifiuti e residui di rifiuti dati alle fiamme, poiché pare essere abitudine consolidata degli incivili di andare ad abbandonare e bruciare i rifiuti lì come in altre zone periferiche di Bisceglie».

La parola passa ora alla Procura della Repubblica di Trani, che dovrà individuare e perseguire i trasgressori.