L'Asl Bt sopperisce alla carenza di medici nei pronto soccorso

Delle Donne: «Garantiamo l'assistenza clinica con un sistema di assoluta sicurezza per i pazienti»

mercoledì 7 agosto 2019 9.14
«La carenza di personale medico soprattutto nelle aree dell'emergenza urgenza è un problema che conosciamo bene e da tempo e rispetto al quale abbiamo messo in atto tutte le procedure a disposizione». Lo ha dichiarato il direttore generale della Asl Bt Alessandro Delle Donne, a proposito dell'assunzione a tempo determinato di medici neolaureati per sopperire alle carenze di organico nei pronto soccorso della aziende sanitarie locali.

L'ufficio personale della Asl ha infatti utilizzato tutti gli strumenti a disposizione chiamando candidati da diverse graduatorie a disposizione, ferma restando l'assenza di medici specializzati nell'area della emergenza: quelle di medici specializzati in discipline equipollenti, quelle di medici specializzati in discipline non equipollenti, quelle abilitanti per il 118 e quelle di guardia medica.

«Hanno risposto solo i medici non specializzati che hanno comunque fatto corsi di emergenza - hanno spiegato dall'area del personale - e abbiamo disposto l'assunzione a tempo determinato di 11 medici».


La loro presenza in corsia necessita però di tutoraggio da parte del direttore del pronto soccorso o di suo delegato. «Si tratta di rispondere a richieste di consigli, di dare pareri o supportare l'attività» ha rimarcato il direttore del pronto soccorso di Andria Tiziano Valentino, «La presenza dei nuovi medici è stata organizzata in maniera tale da avere sempre un medico "anziano" in turno. I più giovani sono chiamati a gestire essenzialmente i codici meno gravi anche se possono intervenire anche sui casi più importanti. Le risposte che stiamo ricevendo da parte degli assistiti sono molto positive perché si tratta di giovani preparati e motivati».

Delle Donne, precisando che «le ferie sono un diritto e un dovere», ha aggiunto: «Non potevamo non garantire al personale in servizio il meritato riposo e certo non possiamo intervenire sulla assenza sul territorio di medici specializzati. Quello che possiamo fare, e lo stiamo appunto facendo, è garantire assistenza clinica con un sistema di assoluta sicurezza per i pazienti. Ribadisco che è stato stilato un piano di tutoraggio e che la presenza in corsia dei neoassunti è sempre sostenuta da personale medico con più esperienza» ha concluso.