Lo stop alla didattica in presenza raccoglie critiche e contestazioni

Cartelli di protesta contro Emiliano davanti ad alcuni istituti scolastici

giovedì 29 ottobre 2020 14.00
La decisione del presidente Michele Emiliano di fermare le attività didattiche in presenza su tutto il territorio pugliese nelle scuole di ogni ordine e grado - fatta eccezione per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli studenti con bisogni educativi speciali (link all'articolo) - ha inevitabilmente suscitato reazioni di diverso tenore, quasi tutte di contrarietà.

La nota diffusa nella mattinata di giovedì dal ministro dell'istruzione Lucia Azzolina (link all'articolo) ha rappresentato plasticamente l'esecrazione dell'esponente di Governo per la scelta compiuta da Emiliano, che di sicuro non sembra essere frutto dell'interlocuzione tra le diverse istituzioni, che al contrario hanno mostrato disaccordo sul da farsi.

Forte il coro di critiche levatosi sui social a seguito di quanto annunciato e contenuto nell'ordinanza regionale n° 407. Non fa certo eccezione Bisceglie, al punto che nella mattinata di giovedì 29 ottobre sono apparsi diversi cartelli dai contenuti inequivocabili, affissi con ogni probabilità da alcuni genitori, all'esterno di alcuni plessi della città: «La scuola non si tocca! Emiliano sei un bugiardo»; «I nostri bambini hanno diritto di andare scuola. La scuola è un luogo sicuro. La scuola non si tocca»; «I bambini devono stare a scuola»; «No Dad, sì in presenza».