Luca De Ceglia a Libri nel Borgo Antico con "La memoria sul piedistallo"

Il giornalista biscegliese: «I bambini devono conoscere i personaggi storici per restituire valore ai monumenti»

venerdì 25 agosto 2017 20.28
A cura di Cristina Scarasciullo
È quasi un appuntamento fisso: Luca De Ceglia è uno degli ospiti più longevi su cui gli Libri nel Borgo Antico possa contare. Anche nell'ottava edizione della kermesse organizzata dall'associazione Borgo Antico il giornalista biscegliese ha presentato un proprio lavoro dagli spunti interessanti, moderato da Serena Ferrara.

"La memoria sul piedistallo" è una sorta di guida ai monumenti biscegliesi, spesso deturpati o comunque degnati di pochissima attenzione. Alla conversazione hanno preso parte anche l'avvocato Massimo Ingravalle, che ha sottolineato nel corso della presentazione come l'etimologia del termine "monumento" rimandi al verbo latino "monere" che in alcuni casi significa "ammonire" e che va quindi interpretato come "obbligo morale al ricordo", e il dottor Felice Pellegrini Calace, che ha spiegato brevemente come ogni monumento abbia dietro una storia che prescinde dagli accadimenti storici

Il saggio dell'autore biscegliese nasce proprio dalla necessità di restituire importanza ai monumenti del centro urbano e quindi ai personaggi che hanno fatto la storia. Attraverso le pagine del volume De Ceglia ha cercato di ricostruire gli avvenimenti che hanno portato alla costruzione degli stessi. Un libro anche bello graficamente in cui sono state raccolte una serie di immagini dei monumenti o dei bozzetti grazie anche all'aiuto di Sergio Silvestris, che si è impegnato in prima persona nella ricerca dei documenti.

Un pensiero rivolto ai personaggi meno citati della storia, in particolare le donne che vengono rappresentate solo dalle statue sacre, e ad un eroe moderno: alla richiesta di citare un monumento preferito, De Ceglia ha indicato quello in memoria del compagno di scuola Carlo De Trizio, carabiniere morto nel secondo attentato a Nassirya.

«È importante far capire ai bambini che quando sono di fronte ad un monumento devono sapere chi è il personaggio, se no il ruolo del monumento è inutile» ha dichiarato in conclusione.