“MalAmore”: un incontro per riconoscere e contrastare la violenza di genere

L'evento ha coinvolto diverse scolaresche biscegliesi che hanno dialogato con il magistrato Valerio de Gioia e l'avvocata Tiziana Cecere

martedì 18 novembre 2025 08.00
A cura di Serena De Musso
Un incontro sulla prevenzione alla violenza maschile e sull'importanza di chiedere aiuto. Questi i cardini dell'evento intitolato "MalAmore", promosso dall'IISS G.Dell'Olio-Cosmai in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. A partecipare alla mattinata di dialogo e confronto il magistrato Valerio de Gioia e l'avvocata Tiziana Cecere, presidente dell'associazione "Fermi con le mani". Durante l'iniziativa svoltasi nella mattinata di lunedì 17 novembre presso l'auditorium Don Pierino Arcieri, molti i temi toccati e le riflessioni suscitate alla presenza delle scolaresche. A moderare l'incontro la dirigente scolastica Teresa Tatulli.

«Con "Fermi con le mani" ci occupiamo di contrasto e prevenzione alla violenza in ogni sua forma, perché la violenza è sempre in escalation a rialzo, certamente nei riguardi delle donne, ma anche, è bene ricordarlo, verso quelle persone che sempre in base al genere vengono spesso vessate, stalkerate, umiliate e che subiscono violenza o abuso psicologico giorno dopo giorno. Quindi aiutiamo le persone nell'ascolto consapevole e nella formazione e informazione sull'autonomia prima di tutto di pensiero - ha commentato Cecere -. Diventa determinante insistere sulle attività di educazione affettiva e sessuale, ma anche civica, cioè riportare i ragazzi a quel senso del rispetto delle regole e dei valori».

Molti gli argomenti toccati nel corso della mattinata, toccando l'aspetto più strettamente legato alle norme e alle leggi in materia di violenza di genere, sino alle esperienze di chi quella violenza l'ha subita ed ora riesce a raccontarla con la propria voce. Molte le domande degli studenti e delle studentesse che hanno arricchito lo scambio.

«Il 25 novembre verrà definitivamente approvata la riforma che introduce il reato di femminicidio. Questo vuol dire che per ogni donna che verrà uccisa come atto di odio, possesso o prevaricazione farà si che l'uomo venga condannato alla pena dell'ergastolo, la pena massima prevista dal nostro ordinamento. Questa è già una previsione importante perché attribuisce una specificità al reato di femminicidio a fronte di una situazione di drammatica attualità - dichiarato de Gioia -. L'intervento normativo sul consenso, promosso qualche giorno fa da un accordo Pd e Fratelli d'Italia, è stato invocato da molti. Nei fatti, però, si va a codificare un principio che era già indicato dalla giurisprudenza: se non c'è un consenso validamente e liberamente espresso e revocabile ogni atto sessuale integra un reato».

«Penso che sia di fondamentale importanza fare in modo che l'istituto scolastico definisca queste iniziative all'interno del piano triennale dell'offerta formativa e faremo in modo che queste azioni di sensibilizzazione siano inserite all'interno del PTOF e siano momento fondamentale caratterizzante l'identità dell'Istituto di recente formazione - ha aggiunto la dirigente Tatulli - Ritengo che le nuove generazioni debbano essere sensibilizzate attraverso azioni che possano portarli anche a riflettere sulle loro emozioni e sulla loro emotività. Bisogna fornire ai giovani gli strumenti per riconoscere in prima istanza questi fenomeni violenti, diffusi in maniera trasversale all'interno della società».