Onofrio Musco: «Santamadonna esempio di come tradizione e innovazione possano convivere»
La nota dell’assessore alle Attività Produttive
giovedì 14 agosto 2025
9.42
Dopo 134 anni di attività, lo storico negozio Santamadonna di Bisceglie chiuderà i battenti, trasformandosi in un progetto itinerante con temporary shop ed eventi su scala nazionale. A commentare la notizia è l'assessore alle Attività Produttive del Comune di Bisceglie, Onofrio Musco, che in una nota esprime «profondo rispetto» per la scelta dell'azienda. «Questo passaggio – sottolinea – non è una resa, ma un esempio concreto di come un'impresa sappia mutare, cambiare e adattarsi. Santamadonna dimostra che il valore di un'azienda non risiede soltanto nello spazio fisico, ma nella visione, nella creatività e nelle relazioni costruite con la comunità».
Secondo Musco, la decisione rappresenta una risposta «moderna e proattiva» alle nuove dinamiche del mercato, in un momento storico in cui il sistema moda affronta sfide complesse e rischia l'omologazione. «È naturale che la città desideri mantenere vivo il commercio di prossimità – aggiunge – e continueremo a sostenerlo con convinzione. Ma è altrettanto importante valorizzare chi sa interpretare il cambiamento e trasformarlo in opportunità, anche grazie alle nuove tecnologie».
L'assessore auspica che il cuore pulsante dell'azienda resti a Bisceglie: «Ci auguriamo che il centro direzionale, la produzione dei modelli "home made" e l'intero comparto organizzativo restino sempre Made in Bisceglie, elemento che da sempre rappresenta un punto di forza della brand awareness del progetto».
Musco conclude riconoscendo il valore delle persone dietro il marchio: «I dipendenti, la famiglia, la loro inventiva e capacità di leggere il presente sono un patrimonio che continuerà a far parte dell'identità economica e culturale della nostra città. La tradizione si evolve rispettandola e senza dimenticare le radici, ma guardando al futuro con slancio».
Secondo Musco, la decisione rappresenta una risposta «moderna e proattiva» alle nuove dinamiche del mercato, in un momento storico in cui il sistema moda affronta sfide complesse e rischia l'omologazione. «È naturale che la città desideri mantenere vivo il commercio di prossimità – aggiunge – e continueremo a sostenerlo con convinzione. Ma è altrettanto importante valorizzare chi sa interpretare il cambiamento e trasformarlo in opportunità, anche grazie alle nuove tecnologie».
L'assessore auspica che il cuore pulsante dell'azienda resti a Bisceglie: «Ci auguriamo che il centro direzionale, la produzione dei modelli "home made" e l'intero comparto organizzativo restino sempre Made in Bisceglie, elemento che da sempre rappresenta un punto di forza della brand awareness del progetto».
Musco conclude riconoscendo il valore delle persone dietro il marchio: «I dipendenti, la famiglia, la loro inventiva e capacità di leggere il presente sono un patrimonio che continuerà a far parte dell'identità economica e culturale della nostra città. La tradizione si evolve rispettandola e senza dimenticare le radici, ma guardando al futuro con slancio».